Giovani con idee per cambiare l’agricoltura

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maiorano anga

L’agricoltura italiana ha bisogni di nuovi spazi di manovra e soprattutto di nuovi modelli, in primo luogo per superare la crisi. Ma per farlo in modo più strutturale e definitivo serve un cambiamento culturale. Ne fanno un manifesto i giovani imprenditori di Confagricoltura, secondo i quali l’appuntamento con Expo ormai alle porte non sarà solo occasione per portare visitatori a Milano e all’Italia, quanto per favorire il confronto tra gli addetti ai lavori. Molte le attività in programma a disposizione delle imprese associate, che potranno utilizzare la vetrina di Expo per rafforzare il proprio posizionamento strategico, per consolidare e sviluppare l’attività di internazionalizzazione. Senza tralasciare la promozione del territorio, attraverso la proposta ai visitatori di pacchetti turistici ed eno-gastronomici e la valorizzazione del Made in Italy, con eventi  che leghino il settore agricolo agli altri che fanno grande il nostro Paese, dalla moda al design, dall’arte alla cultura.

Nei mesi di avvicinamento ad Expo, Confagricoltura organizzerà iniziative su tutto il territorio nazionale, sulla base di  cinque grandi filoni tematici: Territorio ed Enogastronomia, Imprenditoria femminile, Tecnologia e Sviluppo, Internazionalizzazione, Cultura e life style, per dare visibilità alle imprese coinvolte e creare occasioni di business. Tra queste, la partecipazione alla manifestazione Cooking for Art, a Roma e a Milano, gli show cooking regionali, due convegni di incoming  nel settore vitivinicolo, il Road Show dei Giovani di Confagricoltura, la realizzazione della piattaforma di e-commerce “Food made In”.

L’innovazione, secondo me – dichiara il presidente di Anga, Raffaele Maiorano, nella foto-  in termini di concetti va vista come liquidità, sia come profitto ma anche nell’altra accezione, ossia di capacità dell’imprenditore di sapersi adattare al contenitore, che è il mercato. Questo perché l’innovazione esiste nel momento in cui porta beneficio all’azienda, e quindi migliora la vita dell’imprenditore“. L’associazione guidata da Maiorano è impegnata anche in un’altra partita ritenuta fondamentale: “la programmazione”. Un tema che si collega a Expo. “Invece di subirla dobbiamo utilizzarla per costruire qualcosa che vada anche al di là della stessa esposizione: serve avere la capacità di programmarsi passando all’azione piuttosto che alla reazione, e quindi bisogna avere un’azione propositiva e anticipare i tempi“.

I Giovani di Confagricoltura hanno cominciato a parlare con il ministro Maurizio Martina più di un anno fa, quando era sottosegretario con delega all’Expo. E l’Anga ha avviato un percorso già con “Filiere intelligenti” insieme a Federalimentare, Cnr e il ministero dell’Istruzione con la rete degli istituti agrari e la rete degli istituti alberghieri. Il progetto consiste in una serie di incontri su determinate tematiche, sette in avvicinamento a Expo e altri sette durante il semestre, per poi arrivare a una sintesi. Dunque un anno intero da ottobre 2014 a ottobre 2015 per pensare a un nuovo modello attraverso una filiera che va al di là della filiera in senso stretto. E mentre i giovani programmano il futuro, Confagricoltura trova anche il modo per sorridere, almeno parzialmente, del presente. Le esportazioni agricole nel 2014 rispetto all’anno precedente sono calate dell’1%, ma a dicembre 2014 (rispetto a dicembre 2013) sono aumentate del 4%. Lo sottolinea Confagricoltura a proposito dei dati Istat sul commercio estero, evidenziando la ripresa dell’export agricolo e alimentare (+3,2% nel 2014, +9,4% a dicembre).

Il 2014 – rileva Confagricoltura –  è stato un anno difficile per  i produttori agricoli, con la necessità di incrementare l’export, a fronte della stagnazione del mercato interno, e le ripercussioni delle avversità climatiche e dell’embargo russo. Ma la ripresa c’è. Fa ben sperare l’exploit di dicembre. Nel 2015, l’anno dell’Expo, ci sono tutte le condizioni per tornare a correre