Due gradi in più a marzo, boom delle primizie

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A marzo in Italia si registra una temperatura minima superiore di 2 gradi alla media di riferimento che ha favorito la maturazione anticipata delle primizie, dalle fragole alle fave fino agli asparagi che sono presenti sui banchi di vendita a prezzi estremamente convenienti per la stagione, ma la fioritura precoce con i pollini già  nell’aria ha fatto anche scoppiare in anticipo le allergie con fastidi agli occhi, pruriti al naso, starnuti e raffreddori. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sulla base dei dati Ucea che nella prima decade di marzo evidenziano una anomalia lungo tutta la penisola dal nord dove le temperature minime sono state superiori di 3 gradi al centro Italia dove lo scarto è stato di +1 grado fino al sud dove il differenziale è di +0,6 gradi. Una tendenza che – sottolinea la Coldiretti – conferma l’anomalia di un inverno che nel mese di febbraio ha fatto segnare temperature minime in Italia di ben 3,5 gradi superiori alla media del periodo di riferimento. Il risultato – evidenzia la Coldiretti – è stato un alleggerimento del carrello della spesa con la riduzione dei prezzi dei vegetali freschi al dettaglio che sono diminuiti del 3,6 per cento rispetto allo scorso anno e addirittura del 4,4 per cento rispetto a gennaio. Il caldo – precisa la Coldiretti – ha anticipato l’arrivo di molte primizie sul mercato e stravolto completamente le offerte stagionali normalmente presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno. La finta primavera ha provocato uno shock alle coltivazioni ingannate dall’insolito tepore che – continua la Coldiretti – ha fatto maturare in modo repentino e simultaneo gli ortaggi rendendo impossibile una programmazione scalare della raccolta e favorendo la riduzione dei prezzi ed è oggi possibile trovare prodotti di qualità a condizioni convenienti. E’ tuttavia importante richiedere e verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che – sostiene la Coldiretti – è obbligatoria per la frutta e verdura perche’ ci potrebbe essere chi tenta di spacciare prodotti di importazione per primizie italiane e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche piu’ freschi e durano di piu’.

L’anticipo stagionale – continua la Coldiretti – ha anche portato ad un accavallarsi e concentrarsi delle fioriture delle essenze spontanee ed ornamentali con i conseguenti problemi di allergie. Le allergie da polline che possono manifestarsi con raffreddore, congiuntivite, tosse secca e  asma nel 16 per cento degli italiani che ne soffrono con fastidio agli occhi, starnuti, prurito nasale e lacrimazione, secondo una indagine promossa da Assosalute. Una preoccupazione anche per l’ agricoltura – sostiene la Coldiretti – con i le piante da frutto dai mandorli agli albicocchi fino ad alcune varietà di pesche, che si sono  “risvegliate” in forte anticipo rispetto all’arrivo della primavera e, in molti casi, sono fiorite e risultano ora particolarmente vulnerabili ad un eventuale cambiamento climatico. Vi sono preoccupazioni anche per alcune varieta’ di fruttiferi che potrebbero dar luogo a raccolti piu’ scarsi, avendo avuto soddisfatto il fabbisogno di freddo invernale solo parzialmente. Il mandorlo – precisa la Coldiretti – è  fiorito con un anticipo di circa un mese mentre le pesche  sono a inizio fioritura soprattutto per le varietà precoci che sarebbero dovute entrare in fioritura piu’ tardi mentre in Sicilia la temperature eccessiva ha portato ad un cambiamento dell’attività fisiologica delle piante di agrumi con addirittura casi di disidratazione repentina dei frutti, sia arance che mandarini. “L’andamento anomalo di questo inverno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio con la piu’ elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e un maggiore rischio per le gelate tardive” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che si tratta di “una nuova sfida che le imprese ’agricole italiane e le Istituzioni devono affrontare”. L’andamento stagionale anomalo – sottolinea Moncalvo – ha anticipato i processi di maturazione nelle campagne con le prossime raccolte che rischiano di saltare in assenza dell’indispensabile manodopera extracomunitaria. E’ per questo urgente – conclude Moncalvo – la  pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per l’autorizzazione all’ingresso di almeno diecimila lavoratori stagionali extracomunitari da assumere in tempi brevi ed attraverso procedure trasparenti, veloci e semplificate.