Diminuzione record della produzione di olio

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A spingere verso il segno meno il Pil nelle campagne è stato soprattutto il drammatico calo della produzione di olio, che ha visto una diminuzione record del 57% rispetto all’anno precedente a causa delle gelate. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al Pil del quarto trimestre in cui si sono evidenziati gli effetti del maltempo sulle produzioni autunnali. A pesare sul valore aggiunto agricolo negli ultimi tre mesi dell’anno è stato principalmente l’andamento della produzione olivicola scesa ad appena 185 milioni di chili, su valori minimi degli ultimi 25 anni. In particolare sono state le Regioni del Mezzogiorno ad accusare le perdite maggiori, con la Puglia, che da sola rappresenta circa la metà della produzione nazionale, colpita da una flessione stimabile attorno al 65% mentre continua inarrestabile la diffusione della Xylella che si stima abbia già determinato perdite per 1,2 miliardi di euro secondo la Coldiretti. Complessivamente nel 2018  l’agricoltura fa segnare un aumento del 2% del valore aggiunto con un contributo alla crescita che è il doppio rispetto all’andamento generale stimato dall’Istat pari allo 0,8%. La recessione frena anche i consumi a tavola che rimangono fermi nel 2018 con appena +0,6% rispetto all’aumento del 3,2% fatto registrare nel 2017, secondo una analisi della Coldiretti che evidenzia una situazione di difficoltà dell’economia nazionale sulla base dei dati Ismea relativi ai primi nove mesi dell’anno. La spesa alimentare è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un sensore attendibile dello situazione in cui si trovano gli italiani.