Decreto agricoltura, tutte le novità

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È arrivato nei giorni scorsi dal Senato l’atteso ok alla conversione del Decreto legge per il rilancio dei settori agricoli in crisi, il sostegno alle imprese colpite da eventi di carattere eccezionale e per la razionalizzazione delle strutture ministeriali. Inevitabilmente, l’attenzione si è concentrata su alcuni degli snodi di maggior sofferenza per il settore: dalle filiere di latte e olio alle misure per compensare i danni da eventi atmosferici (nel 2014) e da infezioni causate da parassiti e organismi nocivi, come la ormai famigerata Xylella (annualità 2013-14-15). Eppure, nonostante gli ormai noti problemi, secondo i dati diffusi dal Ministro Martina il 2015 potrebbe essere un importante, grazie a 42mila nuovi occupati e alle esportazioni agroalimentari, che hanno toccato quota 11,9 miliardi di euro all’anno. Questi i principali provvedimenti contenuti nel testo licenziato da Palazzo Madama.

FILIERA LATTE. E’ stata disposta l’attuazione della rateizzazione in 3 anni e senza interessi delle multe relative all’ultima campagna, il cui pagamento è ammesso anche tramite fideiussione assicurativa (e quindi non solo bancaria). Gli allevatori interessati potranno presentare domanda ad AGEA entro il 31 agosto.  E’ stato anche deciso un ampliamento della compensazione tra produttori nell’ambito della quota nazionale, consentendo a chi ha superato le quote di compensare fino al 6%. Con il provvedimento viene ribadita la necessità del contratto scritto con cui si introducono delle novità rilevanti, come la durata minima fissata a 12 mesi, l’espressa indicazione del prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo.  Per rafforzare la filiera si definisce inoltre la creazione di un unico organo interprofessionale, che potrà prendere decisioni valide ‘erga omnes’, a determinate condizioni, come accade in altri Paesi europei come la Francia, a patto di rappresentare almeno il 25% dei produttori. Una particolare attenzione è dedicata anche al rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato attraverso una riforma dell’art. 62 che prevede il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo da parte di Ismea.

FILIERA OLIO. Il Governo ha deciso di stanziare 32 milioni di euro nel triennio 2015-17, per contrastare la crisi del settore tramite un Piano Nazionale con l’obiettivo di aumentare del 25% la produzione, fissata a 650mila tonnellate nell’arco di cinque anni. Gli interventi si concentreranno sulla struttura della singola azienda per elevare la capacità quantitativa di produzione, come indicato prioritariamente dal piano per l’olio presentato dal Mipaaf alla filiera nei mesi scorsi. Previsto anche un più efficace coordinamento tra Regioni per far leva sui fondi europei del Psr, oltre a un rafforzamento della lotta alla contraffazione.

EMERGENZE XYLELLA. Stabilita la deroga per l’attivazione al Fondo di solidarietà nazionale, la cui capacità complessiva è portata a 21 milioni di euro. E’ la prima volta che questa norma si applica a emergenze fitosanitarie provocate da infezioni degli organismi nocivi (compreso il cinipide del castagno e la flavescenza dorata), precedentemente prevista solo per eventi atmosferici. La procedura prevede che la Regione interessata possa fare richiesta di stato di calamità entro 60 giorni a partire dall’adozione delle misure di contenimento o di eradicazione da parte delle competenti autorità nazionali ed europee.

EVENTI ATMOSFERICI. Vengono prorogati i termini per gli aiuti ai territori colpiti da eventi eccezionali nel 2014 e 2015 (soprattutto in Toscana, Liguria e Puglia) e per le imprese agricole danneggiate che non abbiano sottoscritto polizze assicurative. Le regioni interessate possono deliberare la declaratoria di eccezionalità entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del Decreto.

Tra gli altri aspetti da segnalare, è stata decisa la soppressione di AgenSud. Vengono  inoltre stanziati 2,25 milioni per il Fondo di Solidarietà per la pesca.

Articolo di Emiliano Raccagni