Dalle biomasse alimenti ed energia sostenibile

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“Tecnologia HYST: dalle biomasse alimenti ed energia sostenibile”, questo il titolo del convegno che si è svolto nei giorni scorsi per presentare la tecnologia HYST.

Impianto HYST. Fonte: scienzaperlamore.it
Il giorno 23 febbraio 2012, presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Montelibretti (RM), si è tenuto il convegno di studio “Tecnologia HYST: dalle biomasse alimenti ed energia sostenibile” organizzato dal CNR Area della Ricerca RM1 e dall’associazione Scienza per l’Amore, in collaborazione con la società BioHyst.
La tecnologia HYST è un sistema di trattamento delle biomasse, che agisce per via fisica disaggregando le strutture dei vegetali attraverso ripetuti stadi d’urto ad alta velocità tra i frammenti del materiale processato. È un procedimento semplice, a basso costo e a impatto ambientale nullo, alternativo ai comuni processi che modificano la materia per via chimica o termochimica. I risultati sin qui conseguiti autorizzano a ritenere che il sistema HYST possa essere una soluzione per la valorizzazione di molte biomasse, tra cui scarti e sottoprodotti, al fine di conciliare necessità alimentari ed energetiche.
Impiegare la stessa biomassa per più scopi è il concetto chiave.
La tecnologia HYST nasce nell’ambito di un progetto umanitario, chiamato Bits of Future: food for all, promosso dall’Associazione Scienza per l’Amore. Lo scopo di tale progetto è quello di sostenere la crescita dei Paesi in Via di Sviluppo ottimizzando l’utilizzo delle risorse locali per combattere la fame, la povertà e le carenze energetiche. In questo contesto, il Convegno ha rappresentato un momento di incontro e dialogo tra ricercatori, realtà socio-economiche e industria, per una disamina dei risultati ottenuti e per tracciare nuovi percorsi di ricerca e sviluppo.
Il prof. Luca Malagutti, del Dipartimento di Scienze Animali dell’Università di Milano, è intervenuto presentando i risultati relativi all’utilizzo della tecnologia HYST nell’alimentazione animale, mostrando come alcuni costituenti tipici degli alimenti zootecnici, quali la crusca e le paglie di cereali, divengano più digeribili e maggiormente nutrienti se sottoposti al trattamento HYST. Per quanto riguarda l’alimentazione umana, la dott.ssa Luciani dell’Istituto Superiore di Sanità ha poi spiegato come, con la lavorazione HYST, sia possibile ottenere dalla crusca una farina estremamente ricca di proteine, vitamine e micronutrienti, che sono invece carenti nelle farine di uso comune. Si può concludere che la tecnologia HYST rende disponibili prodotti di elevata qualità nutrizionale da sottoprodotti, attualmente considerati di scarto, dell’industria molitoria, e proprio per questo rappresenta un’ irripetibile opportunità per il supporto all’alimentazione nei Paesi in via di Sviluppo.