Con Crotonese DOP l’Italia tallona la Francia

1467

DSC_8094 (2000x1490)

Con il riconoscimento della denominazione d’origine protetta al Pecorino Crotonese l’Italia consolida la sua leadership europea nel campo delle produzioni agroalimentari tutelate dall’Unione europea, salendo a quota 269 e distaccando la Francia e la Spagna, che ne hanno 219 e 180 e si avvicina ai cugini transalpini per quanto riguarda le denominazioni casearie protette toccando quota 50 contro le 51 dei francesi. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione del riconoscimento della Dop per il prodotto calabrese, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Una leadership che sviluppa un fatturato al consumo realizzato in Italia e all’estero dai prodotti italiani di qualità protetti dal riconoscimento comunitario (Dop/Igp) che – sottolinea la Coldiretti – ha superato quota 13 miliardi di euro. Il Pecorino Crotonese, formaggio a pasta dura, semicotta, prodotto esclusivamente con latte intero di pecora nelle versioni “fresco”, “semiduro” e “stagionato” va ad aggiungersi alle altre 6 dop riconosciute per il nostro Paese dall’Unione europea: Pecorino di Filiano, Pecorino di Picinisco, Pecorino Romano, Pecorino Sardo, Pecorino Siciliano e  Pecorino Toscano.

 

Con il nuovo riconoscimento – evidenzia la Coldiretti – i prodotti a denominazione di origine protetta passano a indicazione d’origine protetta (Dop) diventano 162, cui vanno aggiunti i 103 prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) e le due specialità tradizionali garantite (Stg). Sono gli ortofrutticoli – precisa la Coldiretti – la categoria più numerosa, con 103 Dop/Igp, seguita dai formaggi con 50, gli oli d’oliva con 43 e i prodotti a base di carne con 38. Sono tutelati dall’elenco, inoltre, 9 prodotti della panetteria e della pasticceria, 5 spezie o essenze, 5 pesci, molluschi, crostacei e prodotti derivati, 4 carni e frattaglie fresche, 3 aceti, 3 mieli e 2 paste alimentari. Ma a frenare lo slancio offerto da questi “gioielli” del Made in Italy è certamente l’italian sounding che nell’alimentare fattura oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio del valore delle nostre esportazioni agroalimentari e che colpisce pesantemente i formaggi come nel caso del Crotonese prodotto in Canada scoperto dalla Coldiretti.