Come stanno le piante? Te lo dice un’app

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app toscana

Ha fatto il suo esordio in questi giorni su tablet e smartphone funzionanti con il sistema Android e presto verrà rilasciata anche per i dispostivi Ios. E’ agroambiente, una app messa a punto dalla Regione Toscana per supportare gli agricoltori nel monitoraggio e la prevenzione sulla salute delle piante, con consigli per combattere le principali patologie, dalla mosca delle olive alla cinipide del castagno.

Grazie alla nuova app, spiega la Regione, “si aprirà una finestra sul mondo di Agroambiente.info, il portale del servizio fitosanitario regionale, e gli operatori agricoli e quelli del  verde, ma anche tutti i cittadini interessati, potranno conoscere in tempo reale per tutta la superficie regionale quali sono le zone sottoposte a vincoli derivanti da decreti nazionali di lotta obbligatoria e le condizioni di salute delle piante in relazione alle avversità monitorate”. Un occhio particolare (ma presto il servizio verrà esteso anche ad altre patologie) è ovviamente riservato alle avversità che interessano maggiormente l’utenza regionale: la mosca delle olive, il cancro colorato del platano, il cinipide del castagno. C’è anche la temuta Xylella fastidiosa, la patologia riguardante l’olivo, assente in Toscana, che viene sottoposta ad attento monitoraggio per prevenire la sua diffusione.

Il servizio è semplice e intuitivo: basterà digitare il nome della città o del comune interessati per essere subito aggiornati sullo stato di infestazione (o della sua assenza)  nelle tre località più vicine. Per la mosca olearia l’allerta viene data andando a verificare in campo la percentuale di olive attaccate dalle forme giovanili della mosca (uova e larve di prima e seconda età). Nel caso sussistesse questa condizione, l’app segnala l’infestazione come “attiva”, evidenziano con un box rosso la situazione in cui l’infestazione superi il 10%, in giallo se il grado è compreso tra il 6 e il 10%, in verde se inferiore alla soglia del 6%.

Emergenza Xylella. Nel frattempo, se in Toscana anche grazie alla nuova app si tiene alta la guardia sulla Xylella, in Puglia l’emergenza è tutt’altro che conclusa. Anzi, avanza in maniera sempre più rapida: la situazione è preoccupante con 26 focolai nell’agro di Torchiarolo e uno nella zona di Brindisi. Il commissario straordinario per l’emergenza Xylella, Giuseppe Silletti, ha ribadito durante l’audizione alla IV commissione della Regione Puglia la necessità di attenersi a quanto stabilito dall’Ue per arginare la diffusione della malattia.

Siamo nella terza fase del Piano – ha spiegato – che prevede l’attuazione delle disposizioni normative emanate dall’Unione Europea e recepite dal Ministero: il che significa azioni di contenimento della malattia e abbattimenti delle piante infette nella provincia di Lecce e nella provincia di Brindisi. Oltre alla continua attività di monitoraggio ad opera degli agenti del Corpo forestale dello Stato e dei nuovi tecnici assunti dall’Arif“. Silletti ha inviato a non dimenticare il rischio, non secondario, delle procedure di infrazione che l’Ue potrebbe attivare in caso di non osservanza delle disposizioni. E cioè il blocco totale di tutte le attività vivaistiche presenti sul territorio regionale, che rappresenterebbe un ulteriore danno per il tessuto produttivo pugliese. Il commissario ha tenuto a sottolineare che le misure previste, tra cui il discusso abbattimento delle piante comprese nel raggio di 100 metri da quelle infette, sono comunque “frutto della mediazione tra Unione europea e Stato italiano“, ricordando che il Piano prevede una zona di contenimento riguardante gli ultimi 20 km della provincia di Lecce, con l’individuazione e l’abbattimento delle piante malate; eradicazioni nei 10 km della zona cuscinetto e monitoraggi nei 30 km della fascia di condizionamento. “In più – ha concluso – il Ministero ha previsto indennità per coprire il mancato reddito e le spese di estirpazione, che per alcuni uliveti, arriva fino a 261 euro a pianta.

Articolo di Emiliano Raccagni