Come rilanciare l’olivicoltura

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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è tenuta ieri, presso la sede del Mipaaf, una riunione del tavolo di filiera olivicolo-oleario con i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dei produttori, dell’industria di trasformazione e della commercializzazione. Nel corso dell’incontro, a cui ha partecipato il Ministro Maurizio Martina, è stato fatto il punto sulla situazione dell’olivicoltura italiana e sono state discusse le misure per migliorare la competitività del settore.

La strategia di intervento proposta dal Mipaaf si orienta in 4 direzioni:

–     Interventi sulla struttura produttiva per elevare la capacitĂ  di produzione della singola azienda e quella nazionale complessiva;

–     Qualificazione del prodotto per tutelare e promuovere la qualitĂ  del prodotto italiano e favorirne il posizionamento sui mercati anche internazionali;

–     Miglioramento della strutturazione di filiera: per raggiungere una piĂą elevata redditivitĂ  c’è bisogno di una filiera coesa, con relazioni interne  che funzionano. Sia a livello orizzontale (offerta) che a livello verticale (relazioni contrattuali);

–     Una piĂą efficace politica di comunicazione: introdurre elementi innovativi e cogliere le opportunitĂ  che offrirĂ  l’Expo di Milano 2015.

“L’olio è un settore strategico per l’agroalimentare italiano e – ha spiegato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina – per questo abbiamo proposto alla filiera un piano articolato di azioni di breve e lungo periodo. Abbiamo vissuto un’annata complicata e per questo giĂ  nelle prossime ore metteremo in campo con le regioni una serie di azioni che abbiano effetto nell’immediato. Nella ripartizione degli aiuti accoppiati abbiamo giĂ  stanziato oltre 70 milioni di euro all’anno per l’olivicoltura, ma vogliamo intervenire anche con i fondi di sviluppo rurale, giĂ  dalla prossima primavera. Alla filiera abbiamo proposto 4 linee di intervento con un filo conduttore fondamentale che deve essere il miglioramento dei rapporti tra i vari settori coinvolti, insieme a un forte lavoro sull’aggregazione dell’offerta. Ci sarĂ  molto da fare anche sul fronte della promozione del prodotto e sfrutteremo l’occasione di Expo anche in questo senso”.