Coltivare nello spazio: BASF sostiene il progetto di ricerca V3PO

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V3PO è il progetto di ricerca che riguarda il comportamento delle talee in condizioni di microgravità. Sostenuto da BASF, sarà lanciato nell’estate 2016 e parzialmente condotto nel laboratorio di ricerca della Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station – ISS) che orbita intorno alla Terra a 27.000 km/h e a 330 km di altezza. Gli ideatori di V3PO sono Maria Koch, Raphael Schilling e David Geray: tre studenti della facoltà di agraria dell’Istituto Edith Stein di Ravensburg (Germania). I giovani vogliono scoprire se le talee delle piante riescono a generare radici a gravità zero e osservarne il comportamento nel tempo. In agosto, infatti, da Cape Canaveral saranno lanciate due casse di talee di Ficus pumila su un razzo di trasporto verso la Stazione Spaziale. Un astronauta della NASA le osserverà per i successivi 30 giorni. L’obiettivo dei giovani studenti consiste nel verificare se si possano coltivare ortaggi nello spazio. La propagazione vegetativa delle colture orticole a gravità zero permetterebbe, infatti, di fornire alimenti freschi alle missioni spaziali, senza dover trasportare grosse quantità di sementi. Il tema ha suscitato l’interesse della NASA e di BASF, che hanno rispettivamente deciso di riservare uno spazio per l’esperimento sull’ISS e di offrire supporto scientifico al progetto. “Si tratta, probabilmente, dell’esperimento più straordinario al quale io e il mio team abbiamo mai partecipato in quest’ambito – afferma il Dott. Sebastian Rohrer del Fungicide Biology Department della Divisione Crop Protection di BASF – Siamo in fervente attesa del lancio e molto curiosi dei risultati.”
Finora, gli esperimenti condotti in assenza di gravità si sono concentrati sul comportamento delle radici germinate da semi. Diversamente dalle piantine, però, le talee non sono dotate di un sistema di radici. Gli studenti vogliono, quindi, scoprire se e come le talee possano sviluppare radici, germogli e foglie senza l’effetto della gravità. Allo stesso tempo, sarà condotto un esperimento di controllo sulla Terra. Utilizzare le talee per la propagazione vegetativa in condizioni di gravità zero rappresenterebbe un significativo passo avanti nel tentativo di fornire alimenti coltivati direttamente nello spazio per le missioni di lunga durata come, ad esempio, nei viaggi verso Marte.
Ad oggi, BASF è l’unica azienda che stia offrendo un supporto scientifico al progetto V3PO. “Il nostro cuore batte, da sempre, per la ricerca di soluzioni che risolvano le sfide globali. Noi amiamo le idee rivoluzionarie e i modi di pensare non convenzionali. Proprio per questo supportiamo il Team V3PO con la nostra consulenza scientifica. Ciò ci permetterà di comprendere nuovi comportamenti dei vegetali e, magari, fornirà ispirazione per nuovi possibili luoghi o metodi per la produzione dei raccolti”, ha dichiarato il Dott. Harald Rang, Senior Vice President Research and Development di BASF Crop Protection. Per sviluppare un progetto sperimentale adeguato, gli studenti hanno frequentato un tirocinio all’Agricultural Center BASF di Limburgerhof. Qui si sono preparati per l’esperimento, che sarà condotto in Florida, nei laboratori del Kennedy Space Center. Una volta nello spazio, data la differenza di temperatura e umidità, la probabilità che le talee siano contaminate da batteri, o funghi è elevata. A questo proposito, BASF mette a disposizione la propria esperienza e le proprie soluzioni. I nostri fungicidi contribuiranno, infatti, a proteggere le talee nel periodo di permanenza sull’ISS e durante il trasferimento da e per la stazione orbitante.
Oltre a BASF, tra gli sponsor del progetto V3PO figurano: Dreamup, Mymicrogravity, Kreissparkasse Ravensburg, Airbus Space and Defence, il Ministero Federale dell’Economia e dell’Energia tedesco, la società di consulenza aziendale Inside e il Centro Nazionale Aerospaziale tedesco. V3PO è il primo progetto scolastico tedesco che entra a far parte del Programma Educativo della NASA.