Collaborazione in chiave mediterranea: insieme agronomi italiani e spagnoli

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Le nuove opportunità di mercato potranno emergere grazie a progetti comuni con gli altri Paesi europei.
L’importanza di una collaborazione fra Spagna e Italia per creare nuove opportunità di mercato, rivolte soprattutto ai giovani, è emersa dall’assemblea dei Presidenti degli Ordini, che si è tenuta il 6 e 7 marzo a Roma.
Il presidente Conaf, Andrea Sisti, ha sottolineato che stiamo vivendo in una fase storica particolare a metà fra una crisi economica, che interessa tutti i settori e la riforma delle professioni. Per questo motivo, si rende importante collaborare, oltre che con le altre professioni tecniche italiane, anche con i colleghi europei, in particolar modo con gli ingegneri agronomi spagnoli.
Santiago Javier López Piñeiro, segretario generale del Consiglio del Collegio ufficiale degli Ingegneri Agronomi, è stato ospite all’assemblea. I suoi interventi hanno riguardato la riforma delle professioni in atto in Spagna e la storia della professione di ingegnere agronomo, un lavoro nato, nel Paese iberico, nel 1855. Agli inizi del ventesimo secolo è stata fondata un’associazione professionale che ha aperto la strada, nel 1955, al Collegio nazionale formato oggi da dodici colleghi distribuiti sul territorio, che fanno riferimento al Consiglio nazionale. Piñeiro ha concluso gli interventi mostrandosi fiducioso nelle future collaborazioni fra Conaf e Collegio degli ingegneri agronomi di Spagna, vedendo nuove possibilità di crescita per entrambi i Paesi.