Cibo, acqua e know how agricolo per aiutare l’Africa

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Nei prossimi mesi partirà un progetto umanitario nel Corno d’Africa per aiutare le popolazioni con cibo, acqua e know how agricolo.  
Adda Onlus, Agriventure, Fondazione Arare, Confagricoltura e Comunità di Sant’Egidio hanno firmato un protocollo d’intesa per avviare un progetto, volto a sostenere le popolazioni del Corno d’Africa.
Nei prossimi mesi, con le risorse messe a disposizione dai protagonisti di questa iniziativa e, attraverso i volontari della Comunità di Sant’Egidio, verrà attivato un soccorso alimentare di emergenza per rispondere all’immediato bisogno di cibo delle popolazioni e, successivamente, inizierà la realizzazione di infrastrutture permanenti per migliorare il loro livello di vita.
L’ intervento si concentrerà in due aree a Nord del Kenya: il distretto di East Pokot, con 13 mila abitanti, e la zona sudorientale del lago Turkana dove vivono circa 50 mila persone. Territori in grande difficoltà, che accolgono anche popolazioni di rifugiati dalle vicine aree di Etiopia e Somalia in cui imperversa una fase di instabilità ed è impossibile intervenire direttamente con iniziative umanitarie.
Il progetto si concretizzerà, per prima cosa, nell’ acquisto di derrate alimentari che verranno distribuite alle popolazioni bisognose e, successivamente, si procederà alla realizzazione di investimenti, dalla creazione di orti e piccoli allevamenti, alla costruzione di pozzi e verrà avviata l’attività di formazione di base per favorire la produzione agricola. Il progetto, così, non va solo incontro alle esigenze immediate della popolazione, ma, come hanno ricordato gli autori di questa iniziativa, guarda oltre: mira a far crescere l’agricoltura di quei territori. Un’ impresa che comincerà con il trasferimento di risorse e soprattutto di know how, per garantire, un domani, reddito e sviluppo: è un primo esempio di cosa il settore primario sia capace di fare per lo sviluppo del pianeta.