Birra da coltivare

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[box title=”Niente come il piacere di una buona birra!” color=”#FF6600″]

“La mia più grande soddisfazione? Arrivare a casa stanco la sera e stappare una delle nostre birre!”.

Se dovesse descriversi brevemente… Chi è Enrico?

“Sono un perito agrario di 29 anni, sposato e con la passione per la birra. Amo viaggiare e cerco più che posso di andare lontano per conoscere culture differenti e assaggiare le cucine di tutto il mondo. Rifarei sicuramente la scelta di divenire imprenditore agricolo, perché è un lavoro stimolante,  che ogni giorno ti mette alla prova e ti obbliga ad affrontare sfide sempre nuove”.

Cosa contraddistingue la sua azienda agricola dalle altre?

“Sicuramente il fatto di produrre birra partendo dai nostri cereali (orzo e frumento), il che ci permette di poter lavorare tutto internamente e di poter gestire anche la distribuzione, accorciando la filiera”.

Avete già ottenuto qualche premio o riconoscimento?

“Sì, nel giorno di apertura della manifestazione fieristica Rhex di Rimini, quando sono state assegnate le medaglie dell’ottava edizione del concorso ‘Birra dell’Anno 2013’, che premia le migliori produzioni artigianali italiane. Il concorso, organizzato da Unionbirrai, ha coinvolto numerosi giudici di caratura nazionale e internazionale, impegnati a degustare e valutare le oltre 500 birre artigianali italiane divise in 24 categorie di stile e presentate da più di 100 microbirrifici, e la nostra birra Bucolica si è classificata terza nella sua categoria”.

Quali sono i problemi in cui è incorso in questi anni e come li ha risolti?

“Non è stato semplice trovare una malteria idonea alla produzione che mi garantisse di poter utilizzare il malto proveniente dal mio orzo. Purtroppo ho aggirato il problema solo andando all’estero, ma spero che un domani si possano trovare realtà simili anche in Italia. Per il futuro vorrei aumentare le esportazioni, migliorare sempre di più le mie birre e crearne di nuove, incrementando così anche la produzione, magari ideando un brand diverso che mi possa servire per accedere a nuovi canali distributivi. Vorrei infine dar vita a una linea di malti da vendere ai birrifici artigianali”.[/box]