Aumentano le vendite delle macchine per giardinaggio 

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I dati Comagarden/Morgan indicano nella prima frazione dell’anno un incremento medio del 29%, dopo un 2018 già chiuso in positivo (+3,2%). L’andamento meteorologico favorevole è alla base di questa crescita anomala della domanda, che dovrebbe ridimensionarsi nel corso dell’anno mantenendo comunque un indice in linea con quello dello scorso anno.

Il mercato delle macchine e delle attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde registra nel primo trimestre dell’anno un vistoso incremento. I dati elaborati da Comagarden sulla base dei rilevamenti del gruppo statistico Morgan – presentati a Bologna dal Presidente del Comagarden Franco Novello, in una conferenza stampa presso la sede di FederUnacoma – indicano nel trimestre una crescita complessiva del 29% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli incrementi, che fanno seguito ad un bilancio 2018 già positivo per il settore (+3,2% complessivo) si riscontrano per tutte le tipologie di mezzi, con percentuali in certi casi inferiori rispetto al dato medio, in altri casi nettamente superiori: i rasaerba segnano un attivo del 20,9%, le motoseghe del 9,7%, i decespugliatori del 56%, i trimmer del 53,5% e i soffiatori del 28,3%. In netta crescita anche i biotrituratori (20,2%) e i tagliasiepi (36,3%), mentre ancora maggiore risulta l’incremento delle vendite per quanto riguarda i trattorini (+64%), gli Zero Turn professionali (132,7%), i Ride-on per uso amatoriale (52,1%).

“Le ragioni di questa impennata nelle statistiche di vendita – ha detto il Presidente Novello nel corso della conferenza – sono nella combinazione di due fattori: l’andamento meteorologico del primo trimestre, caratterizzato da un clima particolarmente mite e da temperature elevate che hanno favorito le fioriture anticipate e l’attività vegetativa delle piante, rendendo necessari interventi di manutenzione e quindi stimolando la domanda di macchinario; e la differenziazione netta tra le condizioni meteorologiche di quest’anno e quelle dello stesso periodo del 2018, caratterizzato da un prolungamento della stagione fredda e quindi da una sensibile flessione nella domanda di macchinario”. Il differenziale tra l’aumento della domanda nella prima frazione 2019 e il netto calo nello stesso periodo dell’anno precedente – è stato spiegato – risulta dunque particolarmente accentuato, e questo genera le attuali percentuali d’incremento che sono fuori dall’ordinario.

Tra le variabili meteorologiche destinate ad influenzare il mercato va però considerato anche l’andamento anomalo dell’ultimo mese, che al contrario dei precedenti è stato caratterizzato da una recrudescenza invernale. L’anticiclone sub-tropicale africano che aveva riscaldato il nostro Paese a partire da febbraio è rimasto confinato alla Penisola Iberica ed all’estremo Est Europeo fino al Nord della Russia, mentre un’ondata di maltempo si è abbattuta nella vasta area compresa tra Mare del Nord e Mediterraneo centrale dove alle nevicate tardive anche in pianura della prima settimana di maggio su Inghilterra, Francia e Germania si è aggiunto il freddo autunnale di questi giorni su Baltico, Germania e Italia. Nel nostro Paese le temperature sono scese anche di 8° rispetto alla norma, e questo elemento peserà sul bilancio della seconda frazione d’anno. Al netto degli alti e bassi stagionali, il mercato italiano dovrebbe assestarsi nel corso dell’anno: “Le stime Comagarden/Morgan – ha illustrato Novello – sono per un graduale riallineamento delle vendite sui livelli dello scorso anno, con un numero complessivo di unità vendute intorno ad 1.300.000. Difficile una previsione per il mercato europeo, che nel 2018 ha registrato una contrazione del 3% e che appare quest’anno, come detto, particolarmente esposto alla variabile meteorologica.