Approvato il disciplinare di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola

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Il Ministero delle Politiche Agricole ha adottato il decreto con cui viene approvato il  nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola. Erano tanti gli operatori del settore che attendevano tale provvedimento che consentirà di mettere a sistema le buone pratiche e le esperienze condotte in materia di sostenibilità nel settore vitivinicolo, attraverso i vari schemi di certificazione della qualità sostenibile operanti a livello nazionale.

Si tratta, quindi, di un nuovo strumento di intervento, del tutto volontario, che permetterà alla filiera vitivinicola italiana, attraverso lo standard unico di sostenibilità, di garantire una produzione più sostenibile e in linea con i più recenti indirizzi contenuti nelle diverse strategie europee e declinate dalla nuova Politica agricola comune.

Il ministero precisa che per quanto riguarda l’annualità 2022 la certificazione della sostenibilità vitivinicola verrà avviata utilizzando le procedure e gli standard previsti dal Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI), in attesa del completamento del processo di integrazione dei diversi sistemi, da portare a termine nell’annualità 2023.

Ricordiamo che a livello comunitario sono stati istituiti diversi tipi di Sistemi di Qualità, finalizzati a riconoscere e ad identificare i differenti prodotti di qualità attraverso l’utilizzo di marchi o logo comunitari e nazionali che prevedono il controllo e la certificazione da parte di organismi terzi ed indipendenti appositamente autorizzati, i cosiddetti OdC. Per quanto riguarda l’Italia, sino ad oggi sono stati riconosciuti il citato Sistema di Qualità Nazionale di produzione integrata (SQNPI) e il Sistema di Qualità nazionale Zootecnia (SQNZ).

Con particolare riferimento al SQPNI, si tratta di un sistema, riconosciuto a livello comunitario (Reg. Ce 1974/2006), operativo dal 2016 ed è applicabile a tutte le produzioni vegetali, trasformate e non, e consente di utilizzare un marchio sul prodotto oggetto di certificazione. È un sistema concepito dal ministero per divenire uno strumento competitivo, finalizzato alla valorizzazione e alla differenziazione dei prodotti sul mercato. Il segno distintivo “Qualità sostenibile” è in grado di assicurare al consumatore la coltivazione dei prodotti secondo tecniche agronomiche rispettose dell’ambiente e della salute dell’uomo.

 Antonio Longo