Anche l’agricoltura entra nell’era dello SPID

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Sempre più spesso si sente parlare di Spid. Di cosa si tratta? Rappresenta l’acronimo di “Sistema pubblico di identità digitale”, ossia l’infrastruttura informatica che consente ai cittadini di accedere, tramite credenziali uniche, ai diversi servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Nell’era digitale, ormai da tempo anche il settore “pubblico” ha sposato inevitabilmente il trend dell’innovazione.  E naturalmente, anche l’agricoltura non può che adeguarsi ai tempi. Pertanto, anche per gli agricoltori prende il via lo SPID. In linea con il percorso promosso dall’Agenzia per l’Italia digitale per la creazione di servizi più semplici ed orientati alle esigenze del cittadino, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e l’AGEA, Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, hanno aderito al Sistema Pubblico di Identità Digitale. Quindi, gli operatori del comparto primario possono accedere ai servizi on line del Sistema Informativo Agricolo Nazionale con un’unica identità digitale.

Facile comprendere il radicale cambiamento e ancor di più i positivi effetti. Tutti gli utenti del SIAN, infatti, con una sola username e password possono accedere, tramite pc, smartphone e tablet, al SIAN, evitando così il moltiplicarsi di codici e chiavi di accesso necessari per utilizzare servizi erogati in rete dalle diverse Amministrazioni. Ci si trova al cospetto di una evidente semplificazione per gli agricoltori italiani che potranno fruire anche di altri servizi che progressivamente saranno offerti dalla Pubblica Amministrazione, proseguendo nell’acquisizione di una maggiore cultura digitale e migliorando il rapporto spesso difficile con la burocrazia. Restando esclusivamente in campo agricolo, la novità si inserisce lungo il solco tracciato nel recente passato da altre iniziative di innovazione quali #Campolibero, Agricoltura 2.0 e Agricoltura Digitale (Piano di Crescita Digitale).

Mentre per quanto concerne il fronte della sicurezza, l’uso dei nuovi strumenti consente di contrastare in modo ancora più efficace le frodi nel settore agricolo ed agroalimentare.  In tal senso,  SPID prevede tre livelli di sicurezza, per l’accesso ai servizi del SIAN è richiesto il livello di “sicurezza 2” che consente l’accesso ai servizi con nome utente insieme alla generazione di una One Time Password inviata all’utente stesso. Dal punto di vista prettamente operativo, l’identità digitale va richiesta ai soggetti privati accreditati dall’Agenzia per l’Italia digitale (AGID) in qualità di gestori, cliccando sul  link. Successivamente, bisogna accedere al portale SIAN con SPID, utilizzando l’url  e seguendo il percorso “Accesso all’area riservata” e SPID. Per risolvere dubbi e trovare adeguate risposte alle inevitabili domande ci si può collegare al portale  .

Di Antonio Longo