Al via le domande per la misura dedicata all’imprenditoria femminile

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Al via la misura “Donne in Campo”. Per accedere alle agevolazioni previste dal Decreto Ministeriale dello scorso 9 luglio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 agosto e destinato a sostenere l’imprenditoria agricola al femminile, è necessario presentare domanda attraverso il portale dedicato ai servizi realizzato da ISMEA e disponibile sul sito www.ismea.it .

“Con il portale “Imprenditoria femminile”, presente sul sito di Ismea, soggetto attuatore della misura, il lavoro fatto in questi mesi vede finalmente la luce. Donne in campo è non solo una misura ma un tassello importante di una strategia per valorizzare e rafforzare la presenza delle donne in agricoltura” ha sottolineato la Ministra Bellanova.

La misura, aperta a tutte le agricoltrici indipendentemente dall’età, autorizza l’erogazione, nei limiti della dotazione finanziaria complessiva pari a 15 milioni di euro, di mutui a tasso zero, fino a un massimo di 300 mila euro, per tre obiettivi: rendimento e sostenibilità globale delle aziende agricole; miglioramento condizioni agronomiche e ambientali e del benessere animale; realizzazione e ottimizzazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura. Le agevolazioni si applicano alle micro imprese  e  piccole  e medie imprese,  in  qualsiasi  forma costituite,  che  presentino progetti  per  lo  sviluppo  o  il consolidamento  di  aziende  agricole,  attraverso  investimenti  nel settore  agricolo   e   in   quello   della   trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

L’impresa beneficiaria deve garantire la copertura  finanziaria del programma di investimento, comprensivo  dell’IVA, apportando un contributo finanziario, attraverso risorse  proprie ovvero mediante finanziamento esterno pari almeno al 20% delle spese ammissibili complessive. Il  mutuo  agevolato  deve  essere  assistito  da  garanzie  per l’intero importo concesso, maggiorato del 20% per accessori e per il rimborso delle spese, acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare.

Le attività non possono essere avviate prima della presentazione della domanda e devono durare al massimo due anni dalla data di ammissione alle agevolazioni.

La presentazione della domanda deve essere accompagnata dai seguenti allegati: autocertificazioni relative all’impresa corredate da documento di riconoscimento in corso di validità dell’imprenditrice agricola;

documentazione attestante la qualifica IAP o Coltivatrice Diretta e relativo certificato della posizione INPS;

relazione notarile riguardante eventuali beni dati in garanzia, ovvero lettera di disponibilità alla concessione della garanzia fidejussoria;

studio di fattibilità, il cui format è disponibile nella sezione dedicata, e relativa documentazione tecnica, ossia preventivi e computi metrici delle opere da realizzare e/o macchinari da acquistare.

di Antonio Longo