Prende forma la Banca delle Terre Agricole. E’, infatti, già on line, sul sito istituzionale di Ismea, il nuovo strumento, pensato ed organizzato per allestire un database completo e dettagliato in grado di mettere a sistema la domanda e l’offerta dei terreni agricoli al fine di favorire la ricomposizione fondiaria e la competitività dell’agricoltura italiana, rimettendo in circolo capitali e investimenti sul bene terra, e supportare la lotta all’abbandono dei terreni agricoli. La novità è stata presentata dallo stesso Ismea nei giorni scorsi, in occasione di una conferenza stampa svoltasi presso il Mipaaf, con la presenza del ministro Maurizio Martina.
Dal punto di vista normativo, lo strumento era stato previsto ed istituito dalla Legge 28 luglio 2016, n.154 “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale numero 186 del 10 agosto 2016. In particolare, l’articolo 16 individua come obiettivo principale della banca quello di costituire un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende agricole, che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell’attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi nonché sulle procedure di accesso alle agevolazioni previste dal decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185. Il provvedimento normativo prevede anche che Ismea possa presentare uno o più programmi o progetti di ricomposizione fondiaria, allo scopo di individuare comprensori territoriali nei quali promuovere aziende dimostrative o aziende pilota. Inoltre, Ismea può stipulare apposite convenzioni con gli assessorati regionali e provinciali competenti e promuovere forme di collaborazione e di partecipazione con le organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative e con le università e gli istituti superiori.
Le modalità per accedere alle informazioni contenute nel database sono piuttosto semplici. Necessita soltanto registrarsi, a titolo del tutto gratuito, sul sito Ismea e ricercare i terreni, rappresentati geograficamente e raggruppati in base alla provincia in cui sono ubicati. Per ogni provincia, sulla mappa dell’ Italia, è indicato il numero dei terreni presenti e la superficie attraverso un indicatore grafico che varia in base al colore e all’ampiezza. Posizionandosi su ogni indicatore verrà visualizzato il relativo dettaglio circa le caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali dei terreni, definendone modalità e condizioni di cessione e di acquisto.
La bancadati può essere alimentata sia con i terreni derivanti dalle attività fondiarie gestite dall’Istituto, sia da quelli appartenenti a Regioni e Province Autonome o altri soggetti pubblici interessati a dismettere i propri terreni. In caso di richiesta d’acquisto effettuata da giovani, è prevista la possibilità di richiedere un mutuo ipotecario all’Ismea. Le risorse finanziarie derivanti dalla vendita dei terreni saranno finalizzate esclusivamente a interventi in favore dei giovani.
Di Antonio Longo