Agricoltura di precisione, sfida italiana

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L’Italia si propone come Paese all’avanguardia nell’ideazione e diffusione di tecnologie per la crescita sostenibile del settore agricolo del futuro, tanto da puntare al varo di un Piano Nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione. Poter controllare a distanza, sul monitor, la semina e il raccolto; ricevere in tempo reale sullo smartphone la notifica da un macchinario a cui serve manutenzione; ottenere un flusso di dati agronomici direttamente dalle macchine agricole per organizzare il lavoro nei campi. Questi i temi di discussione nei giorni scorsi a Expo, al convegno “Agricoltura oggi: i servizi e i sistemi di information technology – l’agricoltura di precisione’ , promosso dal Mipaaf con Finmeccanica, Microsoft, CNH Industrial, Enama e Crea.

“Padrone di casa”, il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio MartinaTra i partner di progetto Finmeccanica, il primo gruppo industriale italiano, player globale nelle tecnologie per l’aerospazio, difesa e sicurezza, in prima fila nella realizzazione di prodotti e servizi in grado di rispondere alle sfide associate allo sviluppo sostenibile anche del settore agricolo attraverso la controllata Telespazio, che vanta un’esperienza trentennale nel settore dell’osservazione della terra nei servizi di geoinformazione, sempre più appetibili anche dal settore primario. Non a caso, i fari sono in particolare puntati  sulla gestione della Politica Agricola Comunitaria (Pac), che per il periodo 2015-2020 prevede ulteriori nuovi requisiti di salvaguardia agroambientale che privilegino le buone pratiche di coltivazione, il mantenimento o il ripristino degli ecosistemi tradizionali e non solo la quantità di produzione agricola. L’innovazione tecnologica oggi consente lo sviluppo di ulteriori servizi locali di ”Precision Farming”, che offrono informazioni operative e localizzate su singole porzioni di parcelle agricole, consentendo di migliorare la qualità dei prodotti, risparmiando tempi, energia, risorse idriche, fertilizzanti e soprattutto riducendo emissioni ed inquinamenti.

Unendo le professionalità di enti e istituzioni pubbliche, a cominciare dal CREA – ha detto il ministro Martina – con le migliori esperienze private di settore, è possibile arrivare entro fine anno alla redazione di una vera e propria strategia d’investimento italiana sulla frontiera dell’agricoltura di precisione a tutto vantaggio delle peculiarità del nostro modello agricolo. Sono convinto che l’Italia possa diventare leader in Europa nell’utilizzo di tecnologie e innovazioni in grado di rendere più efficienti le pratiche agricole, puntando sulla sostenibilità ambientale e aumentando la competitività delle nostre imprese

Secondo quanto emerso durante il convegno, sono sempre di più le filiere e i territori pronti a investire su questa sfida decisiva per il futuro del modello agricolo italiano. Il Paese, già leader nella meccanizzazione agricola e nei sistemi avanzati di irrigazione, è pronto a un ulteriore salto di qualità. Una mano in questo senso può arrivare anche  grazie ai Programmi di sviluppo rurale che fino al 2020 metteranno a disposizione più  di 1 miliardo di euro da dedicare agli investimenti innovativi delle imprese, con un contributo che va da un minimo del 40% a un massimo del 50%. Per incentivare ulteriormente l’ammodernamento delle aziende agricole è stata promossa la stipula di convenzioni tra Regioni, Organismi pagatori e Abi per concedere prestiti agevolati fino al 100% delle spese che rientrano in questi programmi.

Fare di più con meno: meno concimi, meno fertilizzanti, meno acqua, meno consumo di suolo e meno spese per l’agricoltore: è questo l’obiettivo dell’agricoltura di precisione, anche per il vice presidente del settore Precision Solutions & Telematics Operations di CNH Industrial, Antonio Marzia. “L’agricoltura – ha spiegato Marzia – si sta evolvendo sempre più verso l’utilizzo di tecnologie innovative e legate all’adozione del segnale satellitare. Questo per il posizionamento preciso della macchina, l’utilizzo di sensori, sia a bordo macchina che nel campo, per definire le condizioni di lavoro della macchina e il flusso di dati verso sistemi intelligenti di analisi, in modo da supportare l’agricoltore nelle principali decisioni agronomiche. L’agricoltura di precisione permette di dare continuità alle varie fasi della produzione agricola ed è sostenibile non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia: ottimizzandole si risparmia quasi il 20% e l’investimento viene ammortizzato in circa un anno“.

Articolo di Emiliano Raccagni