Al via il progetto AE4EU, Agroecology for Europe, con l’obiettivo di costruire una rete europea per sistemi agroalimentari sempre più sostenibili. La nuova iniziativa mira ad affrontare sfide quali erosione e degrado del suolo, qualità dell’acqua, perdita di biodiversità, sicurezza alimentare e cambiamento climatico. Tutti fronti che vedono in prima linea l’agricoltura.
Parole d’ordine del progetto sono ricerca, innovazione, network, formazione e istruzione per consentire la transizione all’agroecologia, ossia un approccio in grado di promuovere la conversione dell’agricoltura e dei sistemi alimentari europei verso modelli di agricoltura e alimentazione compatibili con la biodiversità, a basso impatto ambientale e socialmente giusti.
In dettaglio, il progetto, grazie al suo approccio multidisciplinare e intersettoriale, consentirà di costruire una rete europea sull’agroecologia che includerà laboratori viventi, infrastrutture di ricerca e spazi di apprendimento per agricoltori, attori del mondo della ricerca e della società civile.
Partendo dalla creazione di un hub, in grado di favorire lo scambio di conoscenze fra i diversi stakeholders, verranno identificati e analizzati scenari politici, fornendo indicazioni per migliorare la capacità di adattare gli interventi politici a situazioni e contesti territoriali specifici, tenendo in considerazione gli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia Farm to Fork e della PAC.
Il CREA, con il centro di Agricoltura e Ambiente, parteciperà alla realizzazione delle diverse azioni previste dalla definizione delle caratteristiche dei Living Labs e delle infrastrutture di ricerca per l’agroecologia e fino all’identificazione delle future necessità di ricerca per il settore. In tal senso, il CREA avrà l’opportunità di contribuire alla definizione della European Joint Partnership “Accelerating farming systems transition: agroecology living labs and research infrastructures”, il cui lancio da parte della Commissione Europea, previsto per la fine del 2022, influenzerà significativamente il prossimo programma quadro per la ricerca europea.
I Living Lab sono “ecosistemi operativi” incentrati sull’utente e innovativi, basati su un approccio creativo e partecipativo che includa utenti e attori, portatori di diverse capacità e competenze. La realizzazione di laboratori viventi, di infrastrutture di ricerca e lo sviluppo dell’agroecologia a scala territoriale sono aspetti fondamentali per consentire tale transizione. AE4EU svilupperà un quadro che mira a favorire e promuovere la nascita lo sviluppo di laboratori viventi e infrastrutture di ricerca per l’agroecologia e la diffusione dell’agroecologia a scala territoriale.
AE4EU identificherà anche possibili adeguamenti degli schemi di finanziamento a lungo termine per sostenere il rafforzamento della cooperazione e del coordinamento dei finanziatori nazionali o europei pubblici e privati e svilupperà raccomandazioni per espandere e rendere complementari i processi di finanziamento per lo sviluppo dell’agroecologia.
Il progetto, della durata triennale e che ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea, annovera 12 partner europei: ISARA (Francia), University of Gastronomic Sciences (Italia), Agroecology Europe (Belgio), Coventry University (Regno Unito), Thünen-Institute (Germania), Wageningen University and Research (Olanda), Agreoecologiki (Grecia), European Coordination Via Campesina (Belgio), CREA (Italia), University of Santiago de Compostela (Spagna), Eco Ruralis (Romania) e Swedish University of Agricultural Sciences (Svezia).
di Antonio Longo