Un premio per Martignani

2701

DWJ COLLINA

L’edizione 2014 del Premio Ambiente&Futuro, organizzato dalla Camera di Commercio di Ravenna, conferma e accresce l’impegno dell’ente camerale ravennate, secondo nel sistema camerale nazionale ad aver ottenuto la registrazione Emas, sui temi della tutela e sostenibilità ambientale. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si è tenuta lunedì 1 dicembre .
La manifestazione dà lustro e visibilità alle imprese più virtuose in campo ambientale del nostro territorio e punta a sensibilizzare e coinvolgere i nostri giovani, gli imprenditori del futuro – afferma il presidente Natalino Gigante. – Siamo lieti di consegnare il premio, per la sezione imprese, ad un’azienda, la Martignani srl, che racconta una storia d’impresa familiare, tramandata di padre in figlio, ricca di di grande passione, di idee innovative ma anche di tradizioni e valori. Una vita dedicata allo sviluppo di una tecnica d’avanguardia per la protezione delle piante più efficace, più rispettosa dell’ambiente e della salute degli operatori e dei consumatori di prodotti agroalimentari. Un esempio per tutti i giovani che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro e forse a diventare imprenditori”.
L’azienda Martignani srl è nata cinquant’anni fa in quella Romagna centro della frutticoltura nazionale, ed è oggi presente in cinque continenti: specializzata in macchine per l’agricoltura che è riuscita a collocare anche in bananeti caraibici e in aree agricole nordafricane devastate dalle locuste, ha raccolto premi per l’innovazione nelle principali rassegne mondiali di meccanizzazione. Un successo lungo mezzo secolo – fatto di intuizioni ed innovazione e del  lavoro appassionato prima del padre Claudio e poi del figlio Stefano – hanno condotto oggi alla realizzazione della Duo Wing Jet, la prima ed unica irroratrice che effettua il recupero del prodotto non intercettato combinando l’azione dell’attrazione elettrostatica tra vegetazione e microgocce polarizzate con quella di due speciali schermi protettivi a cuscino d’aria. Con la conseguente riduzione pressoché a zero delle perdite di fitofarmaci nell’ecosistema e la massima protezione della salute degli operatori dei trattamenti e dei consumatori dei prodotti agroalimentari. (Fonte:CerviaNotizie.it)