Una significativa variante del Cultirapid

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Il Combinato “CULTIRAPID EVO” è un attrezzo combinato di ma/ag per la lavorazione dei terreni e la preparazione del letto di semina nell’ottica di un’agricoltura conservativa, destinato quindi all’impiego su terreno sodo secondo le tecniche della minima lavorazione. Questa attrezzatura rappresenta una ulteriore interessante variante dell’attrezzo “CULTIRAPID” già noto ed apprezzato dagli operatori del settore già da diversi anni per la sue caratteristiche innovative e la sua versatilità d’impiego. L’attrezzatura può essere trainata o semiportata, ed è composta da un unico telaio principale “Compact EVO” a struttura monotrave su cui sono posti tutti i vari elementi lavoranti. L’impiego del nuovo telaio “modulare” con ruote centrali consente di ridurre la lunghezza complessiva dell’attrezzo a favore dell’impiego nel campo e della circolazione stradale.

Il dissodamento, la lavorazione e la finitura del terreno sono affidati rispettivamente ad un decompattatore anteriore ad ancore curve di tipo Michel, montate su telaio indipendente ed escludibile all’occorrenza (ripassi), con regolazione idraulica a parallelogramma della profondità di lavoro, ad una prima dischiera con dischi bombati dentati e regolazione dell’inclinazione in differenti posizioni, da una seconda dischiera con dischi bombati dentati e regolazione dell’inclinazione in differenti posizioni posta su molle compensatrici regolabili, quindi da un doppio rullo stellare/ondulato affinatore autopulente. L’attrezzo termina con un rullo a gabbia, sostituibile con tipologie di tipo paker o a spuntoni, a completare l’azione di affinamento e realizzare l’assestamento del terreno. La configurazione delle due dischiere, in posizione di lavoro, si presenta secondo una configurazione “a rombo”, innovativa rispetto alle tradizionali ad “X”, ideata e brevettata dalla ditta ma/ag. La particolare disposizione delle dischiere consente un perfetto miscelamento del terreno, un piano di lavoro ottimale, ed una significativa riduzione della potenza impiegata.

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L’attrezzo viene correntemente impiegato secondo diverse tipologie di lavoro: su stocchi di mais trinciati ed anche su stocchi di mais e stoppie di grano o di riso in piedi, senza il minimo intasamento degli elementi lavoranti. In entrambi i casi si ottiene il taglio completo dello stocco e dell’apparato radicale e la miscelazione con i primi strati del terreno. Il vantaggio che deriva dall’impiego dell’attrezzo è sostanzialmente quello di seguire l’approccio della minima lavorazione del terreno con tutte le caratteristiche del metodo (lavorazione del solo strato superficiale, migliore regimazione idrica, riduzione del fenomeno dell’erosione dei suoli, risparmio in termini di carburante e manodopera, rapidità dell’esecuzione dei lavori, …).

L’elevata velocità di lavoro (10/20 Km/h) permette di intervenire con maggiore tempestività e di ridurre i costi di lavorazione, garantendo una resa oraria di 4/7 ettari. La profondità di lavoro delle ancore è di 20/30 cm (max), mentre quella delle dischiere e del gruppo stellare è di 5/15 cm. L’attrezzo è disponibile nella versione con telaio semiportato o trainato ripieghevole idraulicamente a 2,55 m per il trasporto su strada. Le larghezze di lavoro variano da 4,00 m a 6,00 m, per una potenza richiesta da 200 a 300 HP.