Trainare in regola

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Massa complessiva a pieno carico e massa rimorchiabile sono i due dati chiave per circolare in conformità al Codice della Strada, ma soprattutto in sicurezza.

Le innumerevoli attrezzature agricole oggi disponibili possono essere accoppiate al trattore in modo portato, all’attacco a 3 punti operato dal sollevatore, oppure trainate tramite il gancio di traino a perno, che viene abbinato all’occhione montato all’estremità del timone della macchina operatrice. In quest’ultimo caso, è necessario prestare attenzione ad alcuni importanti aspetti tecnici, per garantire un sufficiente livello di sicurezza nella circolazione stradale.

Massa complessiva a pieno carico…

Si tratta della massa lorda, cioè quella del veicolo in ordine di marcia, comprendendo quindi anche i fluidi di servizio e gli eventuali prodotti trasportati. Per quanto riguarda il trattore, sono inclusi il gasolio, gli oli lubrificanti, i liquidi di raffreddamento, ecc., immessi nei loro serbatoi al normale livello di riempimento, più la massa del conducente convenzionalmente fissata in75 kg. Non sono invece da considerare gli attrezzi portati anteriormente e posteriormente, così come le zavorre. Per assicurare le necessarie condizioni di stabilità e manovrabilità del trattore (soprattutto in situazioni di emergenza) bisogna verificare che in qualsiasi condizione di carico la massa che grava staticamente sull’asse sterzante sia almeno il 20% del totale.

…e massa rimorchiabile

L’articolo 106 del Codice della Strada stabilisce che la massa massima rimorchiabile da ogni macchina agricola semovente (in primis il trattore) è stabilita in fase di omologazione del tipo; in particolare, per ogni modello (e versione) questo valore viene determinato dagli organi competenti in occasione delle prove sugli esemplari prototipo, costituito dal trattore e dal rimorchio. In tal caso, una serie di prove specifiche consente di determinare la massa rimorchiabile, affinché siano assicurati i previsti requisiti di sicurezza, oltreché naturalmente di funzionalità. Se è installato un impianto di frenatura, bisogna inoltre verificare che la massa aderente della motrice (specie nel caso ci sia la sola trazione posteriore), la potenza del motore e la massa massima ammessa del convoglio agricolo siano tra loro congruenti. Per l’insieme motrice e operatrice trainata si deve pertanto verificare:

– il corretto avviamento su una pendenza di almeno il 14%;

– il raggiungimento di una velocità non inferiore di più del 10% rispetto a quella massima del trattore a regime di potenza massima (con il rapporto più elevato della trasmissione);

– che lo sforzo di trazione al gancio sia sufficiente a consentire il traino di rimorchi della massa massima rimorchiabile definita.

Di fatto, la massa rimorchiabile di un trattore è un valore rapportato a quello della sola motrice, nei termini seguenti:

pari a 2 per i trattori snodati a ruote e per i cingolati (per questi ultimi qualunque sia il dispositivo di frenatura);

– pari a 3 per i trattori a ruote con impianto di frenatura meccanico;

– pari a 4 per i trattori a ruote con frenatura  mista-automatica;

– pari a 5 per i trattori a ruote con impianto continuo-automatico.

La massa rimorchiabile è facilmente verificabile dall’operatore, perché sulla carta di circolazione di ogni macchina agricola semovente ne viene riportato il valore in funzione della tipologia dell’impianto di frenatura installato, compatibilmente con i ganci traino in dotazione.

A cura di Enrico Colombo