Con il decreto milleproroghe il governo ha nuovamente modificato l’articolo 111 del Codice della Strada, posticipando ulteriormente al 1° gennaio 2015 la revisione delle macchine agricole. Entro il 30 giugno 2014 dovrĂ però essere emanato il decreto attuativo, che disporrĂ l’obbligatorietĂ della revisione, che conterrĂ inoltre le disposizioni attuative. Disposizioni che conterranno procedure, tempi, modalitĂ di revisione, nonchè i criteri per l’accertamento dei requisiti minimi di idoneitĂ .
Il rinvio è legato a molti fattori, il primo dei quali è sicuramente il gravoso impegno economico chiesto ad agricoltori e contoterzisti. Nei prossimi piani di sviluppo rurale probabilmente verranno determinati incentivi utili a sostenere questa spesa. A questo si aggiunge anche la difficoltĂ di determinazione dei requisiti minimi, considerando l’etĂ media del parco macchine e sopratutto il momento di crisi, che osteggia l’acquisto di nuovi mezzi.
Anche un’altra questione rimane ancora aperta, e cioè la chiara definizione di tutti i particolari: quali prescrizioni tecniche verranno richieste alle macchine oggetto di revisione? Quali saranno i centri autorizzati? Con quale periodicitĂ l’agricoltore dovrĂ sottoporre a revisione il mezzo?
L’opinione dello scrivente è che, nonostante le premesse di partenza siano inopinabili (aumento della sicurezza, necessitĂ di adeguarsi a quanto si fa in altre nazioni), si rischi di fare una delle solite cose “all’italiana”, ottenendo semplicemente un nuovo balzello per le tasche dell’agricoltore, che non porterĂ a nessuna miglioria reale della sicurezza stradale.
Dott. Davide Giordano
DiSAA – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali
sez. Produzione, Territorio, Agroenergia
UniversitĂ degli studi di Milano