Quote latte, da Bruxelles ultimatum all’Italia

1481

Era nell’aria da tempo, oggi c’è l’ufficialità. L’Italia deve ancora recuperare dagli allevatori che hanno superato le “quote latte” europee 1,4 miliardi di euro di multe e, se non lo farà  entro 2 mesi, la Commissione europea ricorrerà alla Corte di giustizia che potrà comminare sanzioni. È dunque arrivato oggi sui tavoli del Governo un parere  formale motivato con la richiesta di procedere al recupero delle multe dovuto dai produttori di latte che fra il 1995 e il 2009 hanno superato le quote fissate. Un totale di 2,2 miliardi di cui, come tutti sanno, buona parte è stato coperto con i soldi di tutti i contribuenti senza chiedere il conto ai responsabili. L’entità di tale importo, secondo Bruxelles “dimostra che le autorità italiane non hanno deciso o attuato misure sufficienti per assicurare il pagamento delle somme dovute dai produttori” che avevano superato le quote di produzione fissate a livello comunitario. “L’incapacità dell’Italia a assicurare il recupero effettivo di queste somme compromette gli sforzi intrapresi a livello europeo per stabilizzare il mercato del latte e derivati e provoca distorsioni di concorrenza con gli altri produttori europei e italiani che hanno rispettato le quote o hanno pagato se le hanno superate“.    Un’escalation nei modi e nei tempi che ai più è parsa inevitabile, dopo l’invio nel giugno scorso di una lettera al governo italiano, con l’esortazione a procedere al recupero delle multe. Bruxelles, già allora,  sottolineava anche che quelle somme venissero rimborsate al bilancio dello Stato per evitare che a pagare fossero i contribuenti italiani.

Le reazioni. Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni dal mondo agricolo. Per il Ministro Maurizio Martina “La questione delle quote latte è nota e vecchia e negli anni è stata gestita molto male. Nelle prossime settimane ci saranno passaggi organizzativi e procedure molto chiari. Vogliamo fare rispettare la legge, e dare conto della massima tenuta sul versante delle regole’ come era stato fatto con il blocco dei pagamenti PAC ai morosi per il 2012 e il 2013”.

Secondo Coldiretti, per voce del presidente Roberto Moncalvo, le pendenze a cui fa riferimento l’Unione Europea riguardano appena duemila produttori, con 600 di loro che devono pagare somme superiori a 300.000 euro, cioè la gran parte del debito. Un comportamento che – precisa l’organizzazione in una nota – fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 36mila allevatori italiani e mette a rischio le casse dello Stato. La questione quote latte – ricorda Coldiretti – è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori ma all’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze che – sottolinea la Coldiretti – hanno danneggiato la stragrande maggioranza degli agricoltori italiani che si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme.

L’impegno dell’Italia è recuperare tutto il dovuto all’Europa ma sappiamo che si tratta di questioni molto complicate sia legate a procedure giudiziarie sia al recupero risorse ed è su questi aspetti che nei prossimi due mesi dobbiamo informare ancora di più la Commissione e sugli ostacoli oggettivi che abbiamo davanti“.

Queste, infine, le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Sandro Gozi  che assicura: “Il governo è in contatto permanente con la Commissione  e quanto al rischio multa, si tratta di una controversia comunitaria in cui si negozia e si spiega. Intanto, questo parere motivato ci spinge a dare ancora più dettagli su come stiamo recuperando gli aiuti tramite l’Agea e la Guardia di finanza, mentre per il futuro abbiamo già introdotto un sistema per evitare che il problema si riproduca nei mesi che restano con il meccanismo delle quote latte che scomparirà  da marzo 2015”.

Articolo di Emiliano Raccagni