Polizze assicurative agevolate

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C’è ancora tempo per gli agricoltori italiani per provvedere alla stipula di polizze assicurative agevolate in seguito a quanto prevede il decreto 6 dicembre 2013 n. 24335 con il quale è stato approvato il Piano assicurativo per la copertura dei rischi agricoli per l’anno 2014. Con decreto ministeriale dello scorso 28 marzo, infatti, l’originaria scadenza fissata per il 31 marzo, per la sottoscrizione dei rischi ai fini dell’ammissibilità a contributo delle polizze assicurative singole e dei certificati per le polizze collettive relative alle colture a ciclo autunno – primaverile, è stata posticipata al prossimo 30 aprile.

Le motivazioni del rinvio della scadenza

La decisione adottata dal Ministero è scaturita a seguito della richiesta inoltrata in data 27 marzo da parte dell’Associazione nazionale dei consorzi di difesa Asnacodi, motivata dalle difficoltà riscontrate negli ambiti territoriali che stanno facendo registrare ritardi nella stipula dei contratti da parte degli agricoltori.

In particolare, il provvedimento evidenzia  l’estrema eterogeneità dei prodotti offerti e la difficoltà di valutare compiutamente la congruità tariffaria proposta nonché gli elevati aumenti delle tariffe che hanno imposto una trattativa più complessa da parte dei Condifesa per poter offrire proposte assicurative idonee; inoltre, l’apertura effettiva della campagna a partire in molti casi dalla metà di marzo, con valori delle assunzioni che in qualche caso si attestano ad oggi al 30 – 40% rispetto all’annata precedente; ed ancora, i tempi troppo ridotti per l’obiettivo comune di sensibilizzazione e ampliamento della base sociale; infine, il mancato aggiornamento di un numero importante di piani colturali e schedari viticoli.

No polizza? Niente interventi compensativi

Lo scopo principale del Piano edizione 2014 è quello di estendere ulteriormente l’utilizzo delle polizze agevolate per la difesa dai danni atmosferici e meteorologici, con particolare riferimento alle polizze multirischio e pluririschio.

Di particolare interesse la previsione del decreto secondo cui tutte le produzioni assicurabili contro i rischi derivanti dalle garanzie sono escluse dagli interventi compensativi. In altre parole, i produttori che non provvedono ad assicurare le colture riportate dal piano assicurativo contro i danni causati da avversità quali alluvione, colpo di sole, eccesso di neve, eccesso di pioggia, gelo e brina, grandine, sbalzi termici, siccità, venti forti e venti sciroccali, nel caso in cui dovessero verificarsi danni superiori ai limiti stabiliti, non potranno richiedere l’attivazione delle prescritte procedure di stato di calamità per la conseguente applicazione degli interventi compensativi.

A cura di Antonio Longo