Per una coltivazione più sostenibile

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Kellogg  ha avviato anche in Italia il progetto europeo “Origins”, già attivo in Spagna dal 2012 e che presto coinvolgerà anche Germania e Regno Unito. Con questa iniziativa, Kellogg si pone l’obiettivo di migliorare la qualità delle materie prime – i cereali – in maniera sostenibile e garantire così ai propri consumatori un alimento per la prima colazione di alta qualità, sano e prodotto nel rispetto dell’ambiente. Una recente ricerca commissionata da Kellogg ha infatti confermato che il 58% degli italiani controlla sempre gli ingredienti degli alimenti per la prima colazione e il 59% ritiene fondamentale conoscerne la provenienza.

Origins è un progetto a lungo termine che mira inoltre, ad incrementare la produttività delle aziende cerealicole locali e preservare la biodiversità e gli habitat naturali in cui sono coltivate queste materie prime.  In Italia, partner di Kellogg in questa iniziativa è l’Ente Nazionale Risi  –  ente pubblico economico che si occupa della tutela del settore risicolo – che sta coordinando l’intera attività sui territori dove si produce il riso destinato all’industria alimentare di Kellogg. Il riso prodotto in Italia è infatti un importante ingrediente per molti prodotti di Kellogg che sono venduti in tutta Europa.

Il progetto Origins in Italia prevede tre fasi: un corso di formazione sulle migliori pratiche agricole dedicato a 20 agricoltori, l’implementazione di queste pratiche in 4 aziende pilota e la presentazione dei risultati raggiunti al termine della stagione agraria 2015. La prima fase si è conclusa a fine febbraio. Le 4 aziende agricole pilota sono già state scelte ed insieme all’Ente Nazionale Risi definiranno un piano colturale orientato al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica del progetto Origins. «Origins è davvero un progetto di grande valore per noi coltivatori di riso – ha dichiarato Claudio Melano, agricoltore e proprietario di una delle quattro aziende pilota del progetto. La necessità di aumentare la produttività delle nostre risaie è reale, le superfici terrestri coltivabili sono limitate e ogni agricoltore deve impegnarsi per rendere le proprie terre più efficienti, fruttuose e ovviamente profittevoli. Con Origins Kellogg ci ha fornito un aiuto concreto e reale – continua Melano – e dato la possibilità di avere un momento di confronto e scambio di esperienze tra agricoltori, altrimenti difficile da creare; ci ha inoltre consentito di capire come produrre di più ma con una maggiore attenzione all’ambiente».

«In Kellogg crediamo nel potere della prima colazione – ha dichiarato Richard Burkinshaw, responsabile del progetto Origins in Europa e Senior Sustainability Manager di Kellogg – e ci impegniamo per migliorare e soddisfare il mondo con alimenti che valgono, curando il loro percorso dal seme al cucchiaio. Cerchiamo costantemente i migliori cereali e crediamo che questi debbano essere coltivati in modo sostenibile e approvvigionati in modo responsabile. Per questo abbiamo creato Origins, collaborando con gli agricoltori locali. Insieme all’Ente Nazionale Risi desideriamo avviare un programma a lungo termine di diffusione delle migliori pratiche agricole tra i risicoltori italiani in una sorta di disciplinare di produzione a carattere volontario, in cui vengano coinvolte anche le riserie che già lavorano con Kellogg», ha concluso  Burkinshaw «Abbiamo accolto con grande favore l’invito di Kellogg a partecipare attivamente al progetto Origins – ha dichiarato Marco Romani, Responsabile settore Agronomia di Ente Nazionale Risi – in quanto esempio virtuoso di come le grandi aziende possono contribuire alla tutela e alla crescita del settore risicolo italiano e assicurare ai consumatori finali materie prime di altissima qualità».

Nella prima fotografia, da sinistra, i relatori: Antonio Verrastro (Kellogg), Marco Romani (Ente Nazionale Risi), Claudio Melano (proprietario dell’azienda agricola partecipante al progetto), Sergio Muniz (ambasciatore del progetto, honorary farmer).