Nuovi Fattori di Successo

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Figura 1

Nel 2015 il concorso “Nuovi Fattori di successo”, indetto dal Mipaaf e dedicato ai giovani agricoltori giunge alla sua quarta edizione. Questo punta a individuare le “buone pratiche” nello sviluppo rurale realizzate da giovani agricoltori. Alla base della metodologia nell’identificazione di tali “buone pratiche” vi è un rigoroso sistema di valutazione, messo a punto negli anni, che tiene in conto tutta una serie di elementi che concorrono a definire un caso come buona pratica nell’ambito dello sviluppo rurale: ad esempio, il rendimento globale, l’innovazione, l’impatto sull’attrattività del territorio, la sensibilità mostrata nei confronti dell’ambiente, la tutela e valorizzazione delle risorse umane impiegate o il grado di innovazione organizzativa, commerciale e comunicativa. Alcuni giovani registi racconteranno poi le storie di queste aziende, che saranno presentate come esempi di “eccellenza” nell’ambito delle iniziative della Rete Rurale Nazionale (RRN) e le cui esperienze saranno diffuse attraverso prodotti specifici a marchio RRN (brochure, docu-film, interviste sui canali video e strumenti di condivisione web 2.0 della Rete, ecc.) nel corso di vari eventi nazionali e internazionali.

Successo: questione di fortuna?

Un gruppo di lavoro della Rete Rurale Nazionale ha cercato di evidenziare le differenze tra le aziende vincitrici del concorso in questione, nelle sue diverse edizioni, e le aziende invece escluse dal concorso, nel tentativo di definire quali siano i fattori che, in questo caso, distinguono i giovani di successo. Ci sembra un poco la ricerca del Sacro Graal e sappiamo che un pizzico di fortuna non guasta mai ed è sempre necessario. Tuttavia, alcune differenze risultano interessanti e, se non altro, elemento di riflessione. Per questo le elenchiamo qui di seguito. Dunque, tra i fattori di successo della politica di sviluppo rurale rispetto ai singoli giovani agricoltori vi sarebbero:

  1. l’autonomia individuale, intesa come indipendenza dalla famiglia, sia d’origine che attuale, nell’intraprendere scelte aziendali e professionali;
  2. il rigore morale vigente nell’ambiente socio-culturale di riferimento;
  3. la capacità di centrare la strategia aziendale in tempo di crisi, in particolare:
    1. aumentare o mantenere alta la qualità dei prodotti e
    2. tenere sotto controllo gli aspetti finanziari ma con moderazione, ad esempio contenendo i costi oppure abbassando i prezzi ma non facendo entrambe le cose;
  4. trovarsi in una situazione di mercato relativamente vivace, in particolare:
    1. essere consapevoli di dover fronteggiare una concorrenza relativamente alta per il proprio prodotto;
  5. (last but not least) avere accesso a risparmi personali e familiari.

Alla luce dei dati, molti fattori socio-culturali e alcuni valori individuali sembrano effettivamente assumere un’importanza rilevante per determinare le chance di successo, sia dei giovani agricoltori e sia della politica di sviluppo rurale che li sostiene. Politiche finalizzate a sviluppare un’indipendenza nelle decisioni aziendali dalla propria famiglia, a creare incentivi per il rispetto delle regole e delle leggi, a proteggere la libera iniziativa nel rispetto delle regole, a valorizzare il lavoro e a premiare la produttività avranno senza dubbio un effetto positivo sul futuro dei giovani agricoltori ma anche sull’efficacia generale della politica di sviluppo rurale.

Tornando al concorso da cui siamo partiti: sono aperti i bandi per partecipare all’edizione 2015. I documenti necessari, le modalità di partecipazione e informazioni di contatto sono disponibili QUI.

Ulteriori informazioni sul concorso e i video realizzati nelle edizioni passate sono QUI

Articolo di Maria Luisa Doldi

Figure: Fonte Videofarmers, Rete Rurale

Figura 2