Nasce il più grande sistema italiano di Centri di Assistenza Agricola

1686

A young woman types on her computer in the grass.

In un quadro economico sicuramente difficile per le aziende agricole italiane, in un contesto legislativo sempre più complesso e un modello di sussidiarietà in evidente trasformazione, il progetto che vede unire le proprie forze e competenze  tecniche in un Coordinamento tra il CAA Cia, il CAA Copagri e il CAA Alpa, appare nello scenario nazionale, un fatto di grandissima rilevanza: è nato un Sistema CAA che è di fatto il più grande del nostro Paese in termini di numero di aziende rappresentate da un punto vista tecnico e di numero di sedi operative. Il coordinamento tecnico ed organizzativo di questi grandi CAA, consentirà di esercitare un maggior peso di rappresentanza in ambito amministrativo, presso gli Organismi Pagatori e le Regioni, dando maggiore forza agli agricoltori rappresentati dal mandato conferito.

Le difficili Campagne PAC 2015 e 2016, con i gravissimi ritardi nei pagamenti degli aiuti comunitari agli agricoltori, il permanere di blocchi informatici al pagamento legati ad anomalie ed infine l’assenza di un qualsiasi segnale di risoluzione della annosa questione “Bonifica”, impone una efficace azione politica sindacale ma anche un forte presidio tecnico che sappia mettere la giusta pressione ad una Amministrazione estremamente in affanno. Un Coordinamento tra CAA che persegue l’obiettivo di realizzare una sinergia tecnico organizzativa mettendo in campo tutte le specifiche competenze dei CAA coordinati. Un Coordinamento CAA forte nei numeri e nelle professionalità, moderno ed efficiente, ancorato alle campagne, diffuso capillarmente in tutte le realtà produttive agricole del nostro Paese che dia servizi efficienti e forza alle istanze degli agricoltori che hanno negli aiuti comunitari un sostegno al reddito importante e spesso fondamentale nel sostenere le difficili congiunture economiche di una crisi che morde il settore ormai da qualche anno.

E’ già operativo un gruppo di coordinamento al fine di dare concretezza ai flussi informativi e ad una strategia di assistenza ed orientamento delle reti tecniche operanti sul territorio e agli agricoltori. L’accordo che ha anche un importante valore nella logica della semplificazione della rappresentanza si pone l’obiettivo di realizzare forme societarie più snello con lo scopo di accorpare e valorizzare le competenze presenti. Il patto è aperto anche alla adesione di altre componenti che svolgono servizi nell’ambito della sussidiarietà, nelle forme e nei modi che devono comunque garantire semplificazione nei rapporti con le istituzioni e maggiore qualificazione, competenza e professionalità nella proposta di servizi agli agricoltori.