Montagna, nascono i Distretti del Bio

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Ministero dell’Ambiente e Città del Bio, l’associazione che raggruppa e mette in rete Comuni ed enti locali per promuovere la cultura del biologico, hanno siglato, nell’ambito della Convenzione delle Alpi e in vista di Expo 2015, un Protocollo d’Intesa con lo scopo di supportare, con progetti e iniziative, la filiera tipica dei prodotti di montagna. Anche attraverso strumenti innovativi, come la creazione di Distretti del Biologico. L’accordo prevede, conseguentemente alla nascita dei Distretti, la promozione del progetto Adotta una Valle Bio, disposto per favorire un’alleanza tra territori urbani e montani in un diverso rapporto tra produttori e consumatori. L’obiettivo – si legge nel protocollo – è sostenere le realtà che si impegnano nel recupero e la salvaguardia ambientale delle aree, la difesa di varietà vegetali e animali a rischio di estinzione, la conservazione di sistemi di produzione storici di particolare pregio, favorendo la nascita di comunità del cibo partecipate dai co-produttori.

Il ministro dell’Ambiente Galletti, a margine dell’intesa, ha dichiarato che “Prosegue l’impegno nella valorizzazione del patrimonio montano italiano, che rappresenta circa il 50% del Paese ed esprime una ricchezza unica al mondo in termini di diversità biologica, di qualità agroalimentare e di cultura del territorio. Dalle nostre aree di montagna può arrivare una spinta decisiva alla crescita economica sostenibile, vero modello del futuro: non a caso saranno protagoniste di Expo 2015“. Nel testo si fa riferimento anche al rafforzamento del binomio tra “agricoltura biologica e turismo responsabile”, che le parti considerano essere la chiave per una crescita economica locale sostenibile per un turismo responsabile che eviti  consumo di territorio, ma che sia strettamente legato alle culture locali.

Agricoltura di montagna e agricoltura biologica vanno a braccetto, quindi. Le parti interessate richiamano nell’accordo il protocollo della ‘Convenzione delle Alpi’ che si propone di conservare e incentivare l’agricoltura di montagna, in modo che venga riconosciuto il suo contributo sostanziale alla permanenza della popolazione in aree considerate svantaggiate e al mantenimento delle attività economiche sostenibili. In che modo? Soprattutto incentivando il recupero e la valorizzazione di prodotti tipici di qualità, la salvaguardia delle basi naturali della vita, il presidio e la tutela del suolo, la conservazione della bellezza e del valore ricreativo del paesaggio naturale e rurale, nonché alla cultura del territorio alpino”.

Il progetto ‘Distretti del bio – aggiunge il presidente di Città del Bio  Antonio Ferrentino – è uno strumento innovativo per una governance della sostenibilita’ territoriale, sulla base delle esperienze sviluppate dall’associazione Citta’ del bio”. Ferrentino ha inoltre incontrato il viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero, chiedendo il patrocinio del ministero per gli eventi in programma nel prossimo autunno a Torino, dove sara’ ospitato il 3/o Forum dello Sviluppo Economico Local”.

Articolo di Emiliano Raccagni