Lombardia, due bandi per filiera corta e progetti integrati

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Regione Lombardia è pronta a lanciare due Bandi nei prossimi giorni. Il primo, con una dotazione di 2 milioni di euro, servirà a sostenere le imprese attraverso contributi in conto capitale, per migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali. Le procedure per inoltrare le domande, esclusivamente telematiche, prenderanno il via il 21 giugno e chiuderanno il 20 settembre.

Le spese d’investimento ammesse riguardano la realizzazione di interventi quali, ad esempio, ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati e spazi aperti esistenti da destinare alla vendita diretta; acquisto di impianti, macchine, attrezzature, tecnologie informatiche; acquisto di arredi e allestimenti di locali destinati ai servizi di vendita diretta, con esclusione di attrezzature di seconda mano; acquisto di applicazioni e programmi informatici, compresa la predisposizione di siti web; spese generali (esclusivamente connesse alle spese di investimento). “Regione Lombardia – ha annunciato l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava – promuove la collaborazione fra soggetti del mondo agricolo per favorire la competitività, la giusta remunerazione ai produttori e la valorizzazione di prodotti di qualità attraverso passaggi brevi della materia prima, fino al consumatore finale”.

Altri 560mila euro arriveranno invece mediante l’operazione 16.10.01 del Programma di Sviluppo Rurale, dedicata a promuovere progetti integrati di filiera, con l’obiettivo di favorire uno sviluppo verticale e per la valorizzazione di produzioni agroalimentari di qualità. La domanda di partecipazione al Bando potrà anch’essa essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il sistema Sisco, a partire dal 10 luglio e fino alle 12 del 15 novembre 2007. Il progetto integrato di filiera deve coinvolgere una pluralità di soggetti, che si aggregano per sviluppare una strategia, perseguire obiettivi e realizzare iniziative di sviluppo della filiera attraverso un accordo di partenariato, individuando un’impresa capofila. Tutti i partecipanti al progetto dovranno rispettare questa condizione per tutta la durata dello stesso, che dovrà essere formato in prevalenza numerica da imprese agricole (almeno dieci), indipendentemente dalla loro natura giuridica (imprese individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative).

“Con i progetti integrati –spiega l’assessore Gianni Fava – ci si propone di favorire lo sviluppo di reti tra gli attori delle filiere produttive, in modo da incrementare gli effetti degli investimenti realizzati dalle singole imprese che aderiscono ai progetti, in coerenza con l’impianto strategico del Psr”. Nel progetto integrato di filiera, oltre alla 16.10.01, possono essere attivate le seguenti operazioni: 1.1.01 per formazione e acquisizione di competenze (i partner possono partecipare anche in qualità di destinatari dell’operazione), con il limite di un solo richiedente per ciascun progetto di filiera; 1.2.01 sui progetti dimostrativi e azioni di informazione (i partner possono partecipare anche in qualità di destinatari dell’Operazione), con il limite di una sola domanda per ciascun progetto di filiera; 3.1.01 sul sostegno agli agricoltori e alle associazioni che partecipano per la prima volta ai regimi di qualità; 4.1.02 sugli incentivi per investimenti nell’ambito delle filiere agroalimentari; 4.2.01: trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli; 16.2.01: progetti pilota e sviluppo di innovazione, con il limite di una sola domanda per ciascun progetto di filiera. Le disposizioni attuative relative alle singole Operazioni sono consultabili sul sito internet della Regione Lombardia dedicato al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.