L’allegato tecnico, questo sconosciuto

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Per circolare in regola su strada con le macchine agricole che la prevedono, la carta di circolazione deve essere necessariamente accompagnata dall’allegato tecnico.

Così come avviene per le autovetture, la maggioranza degli agricoltori ritiene che l’unico documento necessario per essere in regola nella circolazione su strada pubblica con le macchine agricole che lo prevedono sia il cosiddetto “libretto” (in realtà si definisce correttamente “carta”) di circolazione. Non è così: unitamente alla carta di circolazione viene rilasciato anche un altro documento: è l’allegato tecnico, che spesso viene sottovalutato dagli addetti ai lavori perché viene considerato un semplice certificato accompagnatorio (o peggio ancora facoltativo), da archiviare in un cassetto, dove poi viene quasi sempre dimenticato, e talvolta anche smarrito, con conseguenti complicazioni in caso di passaggio di proprietà per vendita del mezzo. A questa precaria situazione contribuisce anche l’aspetto “dimesso” del documento in questione, che è in pratica un singolo foglio formato A4 di comune carta bianca, al contrario della carta di circolazione, che viene stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di concerto con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, su fogli unici con sfondo prestampato, specificamente numerati per scongiurare falsificazioni. Come del resto sottolinea il nome, l’allegato tecnico riporta una serie di dati tecnico-costruttivi molto importanti ai fini della classificazione del veicolo immatricolato e del relativo allestimento, permettendone una precisa identificazione, necessaria per l’iscrizione nella categoria più appropriata dei veicoli circolanti. Perciò, si consiglia vivamente di custodirlo con cura a bordo del veicolo (ad esempio in un apposito portadocumenti per evitarne il deterioramento), unitamente alla carta di circolazione.

Un documento integrante

L’allegato tecnico viene espressamente richiamato nella carta di circolazione. Quest’ultima è infatti suddivisa in diversi riquadri: con riferimento ad un generico trattore, in quello in alto a sinistra ci sono i dati anagrafici dell’azienda agricola, nonché la denominazione e gli estremi identificativi del veicolo: numero di telaio, sigla di omologazione, riferimenti del costruttore, denominazione commerciale. Nel riquadro di destra invece sono riportati i dati tecnici del motore, della trasmissione, la capacità di traino, ecc. Il riquadro in basso a destra riporta nuovamente in sintesi i dati del costruttore, la dichiarazione di titolarità necessaria per poter immatricolare ed intestarsi una macchina agricola e una dicitura specifica, che riporta testualmente: “per prescrizioni e dati tecnici vedi allegato tecnico parte integrante della carta di circolazione”. Per questo, l’allegato tecnico è a tutti gli effetti un’appendice integrativa indispensabile della carta di circolazione: unitamente a quest’ultima deve quindi essere sempre esibito in caso di controllo da parte degli organi competenti per la vigilanza stradale, senza che gli agenti ne facciano specifica richiesta.

Il contenuto

Per attribuire la necessaria ufficialità al documento, nella parte superiore dell’allegato tecnico è stampato il logo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e una specifica numerazione, che ne identifica la versione; si tratta di un dato importante, poiché il costruttore potrebbe aver apportato nel tempo alcune variazioni al codice di omologazione base. Inoltre, di solito la data di rilascio corrisponde a quella di inserimento dell’omologazione del modello di base. A cura del servizio omologazioni del costruttore, che predispone la documentazione originale quale il certificato di conformità e l’allegato tecnico, viene poi riportato il numero di telaio del veicolo cui questo è abbinato. Nella parte sottostante si trovano invece i dati tecnici che interessano in dettaglio il veicolo immatricolato: sono riportati ad esempio le masse e gli ingombri minimi e massimi in funzione degli allestimenti e la massa massima rimorchiabile, in relazione alle caratteristiche tecniche dell’impianto di frenatura montato. A tale proposito, è bene che il proprietario del veicolo accerti quali siano le specifiche voci cui fa riferimento il proprio veicolo, in modo da evidenziarle opportunamente in caso di controllo degli agenti preposti. Ulteriori dati riportati sull’allegato tecnico riguardano la categoria del gancio di traino e il relativo carico verticale massimo ammesso, variabile anche in funzione delle caratteristiche degli pneumatici che equipaggiano il veicolo. Questo dato è molto importante, poiché deve essere necessariamente coerente con il carico massimo gravante sull’occhione dei rimorchi e in generale di tutte le attrezzature trainate da accoppiare al trattore. Così come avviene per le autovetture, anche per i trattori sono previste combinazioni alternative di pneumatici; anzi, per questi ultimi le opzioni sono di solito molto numerose. Ovviamente, ad ogni combinazione corrisponde un diverso carico massimo ammissibile per asse, distinto quindi per coppie di coperture anteriori e posteriori. Ogni pneumatico è infatti caratterizzato da un proprio “indice di carico” (standardizzato a livello internazionale), in pratica una sigla che identifica un carico gravante (in kg) da non superare, riferito alla pressione di gonfiaggio convenzionale di 1,6 bar e alla velocità massima di percorrenza stabilita per quella copertura. Ciò infatti determina la stabilità del veicolo e l’integrità funzionale degli pneumatici, ai fini di una guida sicura nella circolazione su strada pubblica.

Seguono poi diversi paragrafi, ciascuno descrittivo di una serie di caratteristiche tecniche: sempre per i trattori, particolare rilevanza hanno i dati inerenti al montaggio di attrezzature portate e semiportate, per le quali il costruttore ha espressamente previsto in sede di omologazione la possibilità di abbinamento seguendo fedelmente quanto previsto nel manuale d’uso, e comunque dietro nulla-osta specifico. Inoltre, sono inclusi i dati dei dispositivi di sterzo, del silenziatore di scarico, la tipologia e l’approvazione del dispositivo di protezione in caso di ribaltamento (arco, telaio o cabina). Sono evidenziati anche i riferimenti della rispondenza alle norme comunitarie inerenti alle emissioni in atmosfera dei gas di scarico e dei dispositivi di sicurezza. Infine, non bisogna assolutamente dimenticare l’esistenza eventuale di specifiche prescrizioni per la circolazione su strada, che riguardano esclusivamente il veicolo cui si riferiscono: ad esempio l’accoppiamento dei pedali del freno, la possibilità (o meno) di abbinamento con rimorchi dotati di occhioni di tipologie alternative e soprattutto le disposizioni dedicate in caso di traino di rimorchi agricoli.

Articolo di Enrico Colombo

 

1 commento

  1. chiedo spiegazioni su l’allegato tecnico di vecchi veicoli ma ancora operanti e circolanti sprovvisti di questo ormai famoso allegato. alla motorizzazione rispondono che ad alcuni veicoli datati non veniva proprio fatto in quanto tutte le prescrizioni dell’allegato tecnico erano e(sono) riportate sul libretto. a questo punto nasce il problema con le autorizzazioni alla circolazione.come fare se la fabbrica è chiusa o fallita dove richiedo questo allegato?

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