La rivoluzione dell’agricoltura di precisione

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Si è parlato anche di agricoltura di precisione durante il convegno recentemente organizzato da ConfagricolturaPlus in collaborazione con SDF, dal titolo “Investimenti in agricoltura: le novità economiche e fiscali per lo sviluppo d’impresa”. Vanni Ferrari, Responsabile Marketing Italia SDF (nella foto), ha fatto il punto su questa gestione delle attività aziendali, dandone innanzitutto una definizione alquanto originale. «L’agricoltura di precisione non è una tecnologia ma è una filosofia» afferma; è una strategia nella gestione dell’azienda che permette di fare quanto si faceva ieri, ma in maniera più efficiente. L’agricoltura di precisione assiste oggi nella semina, nei diserbi, nelle trebbiature. È in grado di monitorare lo stato vegetativo delle colture, lo stato di salute delle piante e, soprattutto, è uno strumento che fornisce tracciabilità del prodotto. Essa utilizza dati a livello del metro quadrato o decimetro o anche di una singola pianta, per ottimizzare le somministrazioni ed effettuare regolazioni per accomodare caratteristiche variabili all’interno e tra campi. Geolocalizzazione, interazione trattore/attrezzi (ad esempio con tecnologie ISOBUS e TIM), sensori quali droni e strumenti ottici e infine gestione e analisi dei dati raccolti sono alcune delle funzioni nuove che oggi l’agricoltura di precisione può offrire. Il risultato: maggiore precisione, somministrazione mirata di risorse, miglioramento qualitativo e quantitativo del lavoro.

La situazione italiana: “eppur si muove”

L’Italia è, secondo Ferrari, piuttosto indietro nell’adozione di tale “filosofia” rispetto ad altri paesi europei. Le vendite di trattori sono in calo e il parco attrezzature è obsolescente. Anche se il mercato dell’agricoltura di precisione si muove – secondo i dati presentati da Ferrari esso cresce da cinque anni del 25% annuo – meno dell’1% delle aziende italiane adotta questo tipo di gestione. Quali sono gli ostacoli? Ferrari ne evidenzia alcuni, in particolare di natura economica e culturale. «Regna un certo scetticismo nei confronti di questa nuova gestione del lavoro. Non se ne comprende a fondo l’importanza e la si ritiene spesso fine a se stessa. È in atto sicuramente un cambiamento culturale: aumenta il tasso di scolarizzazione tra chi gestisce le aziende agricole e questo potrebbe essere la svolta per l’adozione di tali tecnologie. Rimane comunque l’idea che l’agricoltura di precisione sia costosa, ma negli ultimi anni vi è stato un enorme sviluppo e industrializzazione che hanno abbassato i costi. A questo si aggiungano i numerosi incentivi e strumenti fiscali per favorirne l’adozione». Infine, vi è un altro elemento che, forse in consciamente, crea diffidenza nei confronti dell’agricoltura di precisione: l’idea che essa possa sostituirsi all’agricoltore, come spesso è successo nelle industrie con l’avvento dell’automazione. A questo proposito afferma Ferrari: «Le moderne tecnologie non si sostituiscono all’uomo e non bastano da sole a risolvere i problemi che l’agricoltura si trova a dover affrontare. Sono strumenti che facilitano il lavoro dell’agricoltore e lo aiutano nell’analisi dei risultati».

Agricoltura di precisione: prospettive

Se si analizzano le proiezioni di più fonti (FAO compresa), si nota una costante diminuzione degli ettari a disposizione pro capite per la produzione di cibo, con un dimezzamento tra il 1970 e il 2050, a fronte di un triplicare della popolazione mondiale. «Ciò nonostante vi è la necessità di aumentare del 70% la produzione di cibo» afferma Ferrari. A questo si aggiunge la necessità di una maggiore sostenibilità, di un minore uso delle risorse, etc: sono problematiche note, che necessitano risposte, soluzioni. E oggi, da più parti, si indica l’agricoltura di precisione come una di queste possibili risposte. In una intervista condotta tra agricoltori di Francia, Germania, Polonia e UK  ( QUI ) su quale sia la tecnologia destinata a rivoluzionare il mondo agricolo da qui al 2030, il 60% ha risposto l’agricoltura di precisione.

Agrosky: l’agricoltura di precisione secondo SDF

Agrosky è il sistema di agricoltura di precisione sviluppato da SAME DEUTZ-FAHR per il controllo satellitare delle proprie macchine e delle attrezzature in uso. Attraverso un sistema all’avanguardia si attua un collegamento con i ricevitori satellitari che permette la guida automatica del mezzo. Il funzionamento è altamente sofisticato ma semplice al tempo stesso: grazie ad una mappatura satellitare, il sistema individua il tragitto ideale da percorrere e gestisce in automatico la guida del trattore intervenendo direttamente sullo sterzo; questo consente all’operatore di potersi concentrare totalmente sulla gestione del lavoro e sulla regolazione degli attrezzi. Per il futuro prossimo SDF si propone di ampliare e completare l’offerta AGROSKY per un maggior numero di soluzioni per trattrice, sensoristica ed elaborazione dati.

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Articolo di Maria Luisa Doldi