La festa della trebbiatura

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Una trebbiatrice Recchioni del  1952  e un trattore Fiat 70 C  entrambi in ottimo stato e perfettamente funzionanti sono stati i protagonisti principali della festa della trebbiatura a Città S. Angelo (PE). La trebbiatrice in particolare rappresenta una sincronia di movimenti che è difficile non emozionarsi al vederla. Nessun rumore, nessun inceppamento ma solo un’armonia di cinghie e pulegge che si susseguono mentre, tra lo stupore dei presenti un po’ meno esperti, dalle bocchette posteriori escono “miracolosamente” chicchi di grano dorati. Sembra di fare un salto a ritroso nel tempo almeno di trenta anni, e di ripetere quell’appuntamento della trebbiatura che, nonostante l’immane fatica, rappresentava quasi una festa, soprattutto per i più piccoli. Da cornice anche altri trattori d’epoca, dal mitico Landini testa calda ad un Fiat 312 impeccabile in ogni sua parte, da un OM 513 automatic ad un Lombardini castoro C 24. Poi attrezzature agricole trainate un tempo dai buoi come la falciatrice Laverda o un Carro in legno abruzzese per trasporto fieno con tanto di numero matricola e targa. Per finire un piccolo spazio museale dedicato interamente ad arnesi ed altri oggetti della tradizione contadina di un tempo. Altro aspetto da non trascurare oltre alla fedele e puntuale rievocazione storica della trebbiatura, è sicuramente la preparazione di specialità enogastronomiche tipiche che risaltano la genuinità e la semplicità dei piatti degli agricoltori di un tempo non molto lontano. Grande partecipazione di giovani a corollario di tutta la manifestazione. Al prossimo anno per l’edizione N° 10.