Il mercato delle sementi in Italia

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I miscugli varietali delle sementi da prato oggi diffuse sul mercato italiano sono il risultato di miglioramenti genetici portati avanti principalmente da aziende private sementiere. In Italia la scelta delle essenze da tappeto erboso ha assunto rilevanza scientifica solo intorno agli anni Settanta del XX secolo, molto in ritardo rispetto a nazioni quali ad esempio gli USA e il Regno Unito. Inoltre, nella coscienza della ricerca pubblica nazionale, non è ancora saldo il concetto che la ricerca e la valutazione delle essenze da tappeto erboso siano argomenti di interesse per l’intera collettività. Questo porta, ad esempio, a un paesaggio molto frammentato nella catalogazione non solo dei prodotti ma anche delle varietà meglio adatte per le varie locazioni e al fatto che in Italia, a differenza ad esempio degli Stati Uniti, ancora non esista un catalogo ufficiale e standardizzato di varietà̀ adattate ai differenti ambienti dal quale i professionisti del settore possano attingere informazioni valide per le varie regioni italiane e per le diverse utilizzazioni dei tappeti erbosi. Il mercato italiano delle sementi è un mercato molto dinamico: la diffusione dei prati in zolla e di soluzioni alternative (ovvero sintetiche) ne determinano oggi gli andamenti. Ne parliamo con Mauro Frigo, coordinatore del gruppo di lavoro sui tappeti erbosi naturali in Assosementi.

Come si muove in generale in Italia il mercato delle sementi da prato?

Negli ultimi 10 anni il mercato italiano è cambiato: è aumentata la richiesta dei produttori di prato in zolla, mentre è stabile o in leggero calo la domanda per i campi sportivi (conseguenza della diffusione del sintetico). Il residenziale e l’hobbistico sono in calo per effetto della crisi edilizia e della crisi economica generale. In Italia si stima una diminuzione generale dei consumi del 25% rispetto agli anni migliori.

Avreste un paio di numeri per supportare le Vostre affermazioni?

Non esistono dati ufficiali, essendo il mercato molto frazionato, anche in piccolissime realtà. Solo sui produttori di zolle i numeri sono più chiari: dai 12 produttori del 2000 si è passati ai 150 del 2015 a livello nazionale!

Il successo di un bel prato dipende in primis dall’utilizzo di sementi di qualità. Quali sono le caratteristiche qualitative delle sementi da prato?

Le caratteristiche qualitative delle sementi devono corrispondere ad alti parametri di purezza e germinabilità, che sono fissati dalla legislazione europea e controllati dall’ente nazionale certificatore. Tutte le sementi da tappeto erboso devono essere certificate.

Quali sono oggi le leve di marketing per un produttore di sementi da prato?

Offrire all’hobbista miscugli da tappeto erboso che garantiscano un risultato estetico di valore abbinato a una gestione semplice ed ecosostenibile. Nel professionale invece, l’assenza di infestanti, la certezza del risultato anche in condizioni difficili, mantenendo sotto controllo i costi, sono caratteristiche da cui non si può più prescindere.

In termini di associazione, quali azioni state sviluppando per valorizzare le sementi da prato?

Nel 2015 la Sezione foraggere di Assosementi ha lanciato una campagna di comunicazione con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, amministrazioni pubbliche e società sportive, nonché il pubblico più ampio, sulle migliori caratteristiche in quanto a sostenibilità ambientale ed economica dei prati naturali rispetto a quelli realizzati con materiali sintetici. È stata realizzata la brochure “Un prato naturale: la scelta più sostenibile e sicura”, dove sono aggregati dati e informazioni per illustrare i vantaggi dei tappeti erbosi naturali che spesso non sono conosciuti dai non addetti ai lavori. Questa brochure è stata poi presentata lo scorso autuno nel corso del Forum “I prati naturali nello sport: una scelta di campo”.

Articolo di Maria Luisa Doldi

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 La campagna di Assosementi “Un prato naturale: la scelta più sostenibile e sicura”. (Fonte Assosementi)