Il costo della verdura frena la deflazione

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A frenare la deflazione ha contribuito il balzo del 12,6 per cento dei prezzi della verdura rispetto allo scorso anno per l’effetto congiunto di una leggera ripresa dei consumi e del maltempo che ha distrutto le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli e danneggiato quelle in serra lungo tutta la Penisola. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sull’andamento dell’inflazione in Italia a marzo che evidenziano un aumento dell’1,1 per cento dei prezzi per i prodotti alimentari. A spingere il carrello della spesa ci sono anche – sottolinea la Coldiretti – i rincari del 3,5 per cento dei prezzi dell’olio per effetto della bassa produzione negli ulivi costretti anche ad affrontare l’emergenza xylella e dell’1,1 per cento per quelli della frutta. Dopo sei anni consecutivi di riduzione, i consumi alimentari – precisa la Coldiretti – sono tornati ad aumentare nel 2015 con il ritorno della fiducia sui mercati. Un cambiamento che – continua la Coldiretti – deve trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti dopo che, nel 2014, alle difficoltĂ  economiche si sono sommate quelle climatiche. La spesa alimentare – conclude la Coldiretti – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi.