Il biologico prima di tutto

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danila frizzi foto

Quando il biologico diventa una vera e propria filosofia di vita. Crederci fino in fondo per proporre prodotti coltivati con il metodo bio, senza troppi fronzoli e merletti. Da circa due anni, in quel di Cimone, a pochi passi da Trento, Danila Frizzi ha lanciato la sfida: affacciarsi sul mercato dando spazio alla natura, ai suoi tempi, senza intervenire dall’esterno. La sua azienda Profumi di Campagna ha giĂ  ottenuto ampi consensi da parte dei consumatori. “Produciamo ortaggi e piante officinali, il tutto lavorato senza grandi mezzi meccanici: ci serviamo solo di una piccola motozappa, il resto è tutto lavoro manuale, – ci racconta Danila – i nostri terreni sono tutti su terrazza e non sono praticabili con grandi mezzi agricoli. Una parte dei prodotti li vendiamo freschi, una parte li facciamo trasformare in un laboratorio certificato biologico. Abbiamo anche due capre, tre pecore, di cui due di razza Tingola, patrimonio dell’Unesco in quanto in via di estinzione; ed ancora, due lama, cani, gatti, pesciolini, galline e conigli: sia chiaro, gli animali li utilizziamo solo per le uova e per tenere puliti i terreni”.

La natura fa il suo corso, quindi, ma allo stesso tempo c’è spazio anche per l’innovazione. “In azienda abbiamo installato i pannelli solari e fotovoltaici mentre per irrigare i terreni usiamo l’acqua di una sorgente che passa vicino, – aggiunge la giovane imprenditrice agricola – abbiamo giĂ  diversi progetti in cantiere per il 2015: tra gli altri, realizzare una fattoria didattica ed aprire un piccolo laboratorio artigianale di trasformazione con l’obiettivo di garantire al cliente un prodotto completamente a km zero”. Una giovane donna che ha raggiunto il traguardo che si era prefissata ma che ha ancora tanta voglia di migliorare. Un sogno coronato, in un contesto in cui non è facile per le donne affermarsi. “Spesso l’universo maschile non ritiene adatta una donna per svolgere lavori, spesso pesanti, nei campi: in parte questo è vero, – sottolinea Danila – ma credo che le donne abbiano una maggiore sensibilitĂ  verso la natura e anche il prodotto, secondo me, risulta migliore, in quanto vengono trasmessi piĂą amore e cura”.

E come vede Danila l’attuale scenario che caratterizza il comparto primario italiano? “L’agricoltura è vista sempre come l’ultima ruota del carro, invece non è vero, – risponde la Frizzi – l’agricoltura, soprattutto quella biologica, preserva il nostro pianeta, cerca di fare ritornare quel giusto equilibrio che, purtroppo, negli anni sta andando sempre piĂą alla rovina. Io credo fermamente, senza se e senza ma, nell’agricoltura sostenibile, dove tutto deve avere il suo giusto equilibrio. Sono ottimista per il futuro perchĂ© in qualcosa è bene credere. Sono convinta che piĂą si hanno pensieri positivi piĂą le cose vengono viste sotto un’altra ottica. Mi piacerebbe che i “grandi” capissero davvero l’importanza di ogni essere vivente animale o vegetale su questo nostro pianeta e, soprattutto, il rispetto per essi”.

Articolo di Antonio Longo

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