Ecco le 13 “Spighe verdi”

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spiga verde

Toscana e Campania sorridono alle Spighe Verdi 2016, assegnate quest’anno per la prima volta a Comuni di 9 regioni italiane. Premiate le amministrazioni toscane di Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci e i campani Agropoli, Positano e Pisciotta. Un Comune rurale per ognuna delle restanti regioni: Serralunga di Crea (Piemonte), Lavagna (Liguria), Caorle (Veneto), Matelica (Marche), Montefalco (Umbria), Ostuni (Puglia) e Ragusa (Sicilia). Spighe Verdi è un’iniziativa promossa da Confagricoltura e FEE Italia – Foundation for Environmental e parte dal presupposto che agricoltura e sostenibilità siano due realtà indissolubili e che dal loro rapporto  dipenderà molto del futuro del nostro territorio. Non si tratta quindi solo di un riconoscimento, ma di  uno strumento che guidi i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione in un percorso virtuoso che giovi, contestualmente, all’ambiente e  alla qualità della vita della comunità. L’iter procedurale messo a punto secondo lo schema UNI-EN ISO 9001-2008 ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione tecnica il raggiungimento del risultato finale.

Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione di uno schema come “Spighe Verdi”, gli organizzatori hanno individuato una serie di indicatori utili a fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Tra di essi, il grado di  partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. L’esperienza di Spighe Verdi nasce dal percorso intrapreso da anni da parte di FEE, che gestisce il programma internazionale “Bandiera Blu”, assegnata alle località turistiche balneari che rispettano criteri di gestione sostenibile integrale del territorio, attraverso un complesso iter procedurale certificato UNI EN ISO 9001-2008, che vanta 30 anni di applicazione in 67 Paesi nel mondo. “Spighe Verdi” si rivolge ai Comuni utilizzando, per l’aspetto agricolo, i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura.

Abbiamo riconosciuto con soddisfazione le prime 13 Spighe Verdi sul territorio italiano – ha detto Claudio Mazza presidente di FEE Italia -. Crediamo fermamente che le politiche di gestione sostenibile del territorio debbano essere allargate a tutte le realtà e abbiamo ben chiaro che le criticità ambientali si devono affrontare con una visione di sistema più ampia, coinvolgendo tutti i soggetti della comunità locale in un percorso di miglioramento continuo”. L’attività agricola – ha affermato Mario Guidi, presidente di Confagricoltura – è parte fondamentale del processo di sostenibilità dei territori e il ruolo della nostra Organizzazione è quello di evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità ed innovazione che le aziende già attuano o sperimentano. Ecco perché l’esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale ‘Bandiera Blu’ si integrerà con i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura, esempio di come le aziende agricole possano attuare pratiche sostenibili che coinvolgano e migliorino tutta l’azienda nei suoi aspetti ambientali, economici e sociali”.

Articolo di Emiliano Raccagni