Cosa c’è dietro il libretto?

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L’omologazione è la procedura necessaria per il successivo rilascio della carta di circolazione dei veicoli, macchine agricole comprese. L’omologazione del prototipo (a cui poi tutti gli esemplari successivamente prodotti dovranno essere conformi) deve essere eseguita prima dell’immissione in commercio di ogni singolo modello di macchina agricola oggetto di immatricolazione. Il termine “omologazione” significa appunto che le caratteristiche tecniche di una data macchina sono uguali a quelle del prototipo presentato a suo tempo per le verifiche e le prove previste, attraverso cui si certifica che un determinato tipo di veicolo, componente o entità tecnica, è conforme alle prescrizioni di una serie di normative finalizzate sostanzialmente alla salvaguardia della sicurezza nella circolazione stradale. Viene allo scopo rilasciato un codice alfanumerico di omologazione, che caratterizza univocamente il veicolo, insieme ai suoi dati tecnici. Solo a questo punto il costruttore può emettere il cosiddetto “certificato di conformità”, grazie al quale è possibile procedere all’immatricolazione.

Diverse possibilità

Le omologazioni possono essere comunitarie (CE), nazionali, per piccole serie o in unico esemplare. Nel primo caso, la validità è estesa a tutto il territorio dell’Unione Europea, e pertanto il veicolo deve rispondere alle disposizioni amministrative e alle prescrizioni tecniche previste dagli atti normativi comunitari, attenendosi alle specifiche Direttive, che rappresentano il riferimento tecnico per l’identificazione delle caratteristiche della macchina. Ciò ne permette un corretto impiego, ma anche efficaci verifiche e controlli da parte degli organi preposti allo scopo. L’omologazione nazionale può essere limitata o temporanea, a seconda dei casi, mentre quelle per piccole serie sono adatte se si prevede che il veicolo sarà costruito in un numero limitato di esemplari (di solito fino a qualche decina). Si tratta di una procedura indicata tipicamente per aziende artigiane, che non devono omologare una gamma articolata di modelli. Il collaudo in unico esemplare prevede invece un iter procedurale molto più snello, essendo finalizzato, come dice bene la definizione, a rendere adatto alla circolazione un solo veicolo. È una soluzione appropriata ad es. per i rimorchi agricoli con peculiarità specifiche oppure per veicoli con allestimenti personalizzati. Si ricorre classicamente a questa procedura quando non c’è l’esigenza di produrre in serie degli esemplari identici.

L’aggiornamento tecnico della carta di circolazione

L’imprenditore agricolo potrebbe quindi aver bisogno di apportare al proprio trattore, ad un rimorchio oppure a una macchina semovente delle modifiche per funzioni speciali, quali ad es. il montaggio after market sul trattore di un caricatore frontale, un sollevatore anteriore (con o senza pdp), un impianto di frenatura idraulica o pneumatica o pneumatici di misure non previste in sede di omologazione, ecc. In tal caso è necessario sottoporre il veicolo modificato a visita e prova (il cosiddetto “collaudo”), sulla base di alcuni documenti e dichiarazioni. È necessario innanzitutto ottenere il “nulla osta” del costruttore, grazie al quale è possibile procedere alla modifica/integrazione, seguito poi da analoga documentazione rilasciata dall’azienda che fornisce l’accessorio. Infine, un’officina autorizzata e specializzata deve produrre la cosiddetta “dichiarazione di montaggio a regola d’arte”, così come previsto dal costruttore. A questo punto vengono effettuati opportuni rilievi dimensionali del mezzo, si misura la massa complessiva e quella gravante sugli assi, e se tutto è ok si rilascia il consenso all’aggiornamento della carta di circolazione, inserendo il dispositivo o l’equipaggiamento installato. Un tipico esempio significativo che richiede il collaudo è il montaggio di una lama sgombraneve: infatti, sono disponibili al riguardo diverse soluzioni di accoppiamento al trattore, che prevedono l’ancoraggio tramite un supporto rigido collegato direttamente alla motrice, oppure l’aggancio all’attacco a 3 punti anteriore. In ogni caso bisogna rispettare le dimensioni e le masse tecnicamente ammissibili previste dal costruttore in sede di omologazione. La carta di circolazione deve essere aggiornata anche quando si verificano variazioni di natura burocratica, ad es. se l’azienda agricola da ditta individuale si trasforma in società agricola, oppure quando viene variata la sua forma societaria (a società semplice, a Srl, ecc.), o anche se viene modificato l’indirizzo della sede aziendale o ancora nel caso si acquisti un veicolo usato (e quindi già immatricolato). Non essendo necessario il collaudo del mezzo, le pratiche prevedono un iter abbastanza snello, finalizzato solamente alla produzione della nuova carta di circolazione modificata, da parte del Dipartimento dei Trasporti Terresti di competenza oppure per il tramite degli studi di consulenza automobilistica.

Se si acquista un usato

Se si comprano trattori, rimorchi o altri veicoli usati (e quindi già immatricolati e pertanto dotati di carta di circolazione) sarebbe opportuno verificare l’uniformità dei dati di intestazione e delle loro caratteristiche, dato che come noto le macchine agricole non sono annotate presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e quindi non dispongono del cosiddetto “certificato di proprietà”. Allo scopo, è sufficiente recarsi presso il Dipartimento della Motorizzazione Civile muniti di una copia del contratto di acquisto, del proprio documento d’identità e del certificato camerale attestante l’iscrizione del registro delle imprese agricole, quindi allo sportello dedicato alle macchine agricole e macchine operatrici fornire il numero di targa dichiarato nel contratto e in fattura così da poterne accertare l’esatta intestazione e il numero di proprietari (o comproprietari). Ovviamente, se la compravendita viene effettuata presso un rivenditore, sarà questi a fornire la carta di circolazione appartenuta al precedente intestatario. Inoltre, unitamente alla fattura è consigliabile, perché non esistendo il certificato di proprietà non è possibile accertare eventuali fermi amministrativi e altri impedimenti del genere.

 A cura di Enrico Colombo

1 commento

  1. Buonasera, ho da poco richiesto alla motorizzazione dell’aquila, la trascrizione di dispositivo di protezione di tipo approvato. Al rilascio dello stesso ” libretto nuovo” non vi è riportatato il numero dei posti max e masse eccezionali(5) come invece riportato nel libretto originale. Fatta richiesta alla Motorizzazione dell’ errore nella trascrizione del nuovo libretto, mi è stato risposto che esce cosi da motorizzazione non si può modificare la schermata.

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