Con gli alveari a caccia del sole

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Questa estate ha dato la caccia al sole trasferendo in continuazione gli alveari per permettere alle sue api di produrre il miele nonostante il maltempo. E alla fine, Sergio Zipoli, di Romanengo (Cremona) è stato ricompensato vincendo, con un nettare di acacia biologico, l’Oscar italiano del miele che gli verrĂ  consegnato sabato nell’ambito della “Settimana del Miele”, a Montalcin,o dal 12 al 14 settembre. Il cremonese, che è uno degli oltre 3 mila apicoltori attivi in Lombardia, ha vinto contro altri 124 produttori in gara arrivati da tutta la penisola. “Il segreto è l’amore per le api – spiega lui – con la massima cura dei nostri alveari e un grande impegno sulla qualità”. Il settore apistico in Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – conta circa 140.000 alveari, dai quali si producono ogni anno 17.000 quintali di miele, per un valore della produzione, ai prezzi base, stimata attorno ai 5,7 milioni di euro. Anche questo settore però – continua la Coldiretti Lombardia – il maltempo ha colpito duro, bloccando il volo delle api e facendo crollare del 50% la produzione. “Noi abbiamo continuato a spostare le api e gli alveari inseguendo il sole per tutta l’estate – conclude Zipoli – E’ stato un grande impegno, ma i risultati non sono mancati. Ho vinto con il miele d’acacia, ma la mia produzione è molto varia. Produciamo anche mieli di tarassaco, castagno, millefiori, melata, tiglio, amorpha fruticosa, rododendro, millefiori di alta montagna, insieme al polline”.