Cia e Intesa San Paolo siglano accordo di collaborazione

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Closeup of woman in vineyard during harvest season

Avviare un percorso di collaborazione per sostenere gli investimenti e semplificare le procedure per l’accesso al credito nel settore agricolo e agroalimentare italiano. E’ questo l’obiettivo dell’accordo tra Cia e Intesa San Paolo, siglato a Torino dal presidente nazionale della Confederazione Dino Scanavino e dal responsabile Direzione Marketing Banca dei Territori Andrea Lecce.

La convenzione, che avrà validità fino alla fine del 2016, fa seguito al protocollo d’intesa siglato a gennaio tra Mipaaf e Intesa San Paolo alla presenza del premier Matteo Renzi, e prevede diverse azioni a favore delle aziende del settore: strumenti di supporto specialistico; valorizzazione delle filiere produttive del territorio e di altre forme di aggregazione; facilitazioni dell’accesso a fondi Psr e anticipazioni Pac; formazione; sostegno all’e-commerce e al matching tra le imprese; comunicazione e divulgazione. Oggi infatti, con l’indotto, il settore agroalimentare vale il 15% del Pil italiano e nell’ultimo anno ha raggiunto il record storico di 36 miliardi di euro di export, grazie anche a Expo che l’ha posto al centro del palcoscenico mondiale. Ma è altrettanto vero che il comparto continua a confrontarsi con problemi e ostacoli, tra cui appunto l’accesso al credito. Un discorso valido soprattutto per le nuove generazioni di imprenditori agricoli, con 4 aziende “under 40” su 5 che denunciano ancora difficoltà nell’accedere ai finanziamenti.

Ecco perché “Intesa San Paolo mette a disposizione delle imprese associate a Cia una struttura dedicata di supporto consulenziale costituita da specialisti operanti sul territorio -si legge nel testo dell’accordo- in grado di accompagnarle verso la crescita, il ricambio generazionale, l’aggregazione, l’innovazione, la ricerca di nuovi partner commerciali e di nuovi sbocchi di mercato, in Italia e all’estero”. La presentazione della domanda di finanziamento corredata dalla documentazione di analisi economica e da una lettera attestante il rapporto associativo, rilasciata dalle sedi regionali o provinciali di Cia, “rappresenterà un elemento di merito sui tempi di istruttoria dell’operazione e sulle condizioni economiche applicate”.

In particolare, al fine di agevolare l’accesso al credito, Intesa Sanpaolo “si rende disponibile a sostenere: investimenti destinati alla valorizzazione e allo sviluppo delle filiere produttive italiane favorendo processi di internazionalizzazione; investimenti destinati a favorire il ricambio generazionale in agricoltura, le reti d’impresa, la digitalizzazione e l’e-commerce; investimenti per la ricerca, la sperimentazione, l’innovazione tecnologica, la  valorizzazione  dei  prodotti”.

Inoltre, Cia e Banca Intesa San Paolo “metteranno a disposizione delle imprese una consulenza congiunta, tecnica e finanziaria, per facilitare la predisposizione e l’inoltro da parte degli associati delle domande per l’accesso ai fondi Psr e ai fondi Pac” con particolare riguardo per “la concessione di anticipazioni e finanziamenti integrativi” su entrambi. La Cia, in questo senso, “supporterà gli associati anche attraverso una preventiva valutazione dei progetti di sviluppo e investimento” e “supporterà Intesa San Paolo nelle attività necessarie per accedere alla garanzie pubbliche (Ismea o fondo fi garanzia per le Pmi ex legge 662/96”.

E ancora: la Banca offrirà “servizi e piattaforme volti a facilitare il matching e l’e-commerce” come “un portale che promuove le eccellenze del Made in Italy non solo attraverso una grande vetrina virtuale delle aziende, ma anche come strumento di contatto per stabilire relazioni commerciali avvalendosi di un servizio di Customer Care” e “Tech-Marketplace, che abilita l’interazione tra start-up, Pmi innovative e aziende che ricercano innovazione”.

Infine, si legge nel testo dell’intesa, “nell’ottica di sviluppare e favorire la diffusione delle competenze e delle best practices necessarie nell’ambito dell’imprenditoria agricola, Intesa Sanpaolo è disponibile a offrire agli imprenditori agricoli interessati i servizi di formazione imprenditoriale del programma formativo “Think Green” all’interno del progetto “Skill4Business”. Senza dimenticare la promozione da parte di Cia e Intesa San Paolo di “iniziative di comunicazione e divulgazione congiunte sul territorio” a favore di un settore sempre più strategico per la crescita del Paese e che, per questo, va tutelato e sostenuto.