Amore per il vino tra Ragusa e l’Etna

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Sicilia: terra di sapori, profumi, colori. E di passioni. Intense, forti, radicate. Tenuta Bastonaca, azienda vitivinicola sita nell’omonima contrada nel ragusano, da oltre dieci anni rappresenta una delle realtà che caratterizzano il tessuto produttivo locale. “Cuore e mente proiettati al futuro, affondando salde radici nella tradizione”, questo lo slogan che amano ripetere Silvana Raniolo e il marito Giovanni Calcaterra che, dal 2007, guidano l’azienda avendo sposato, anima e corpo, questa filosofia di vita. Quindici ettari, coltivati impiegando l’antico sistema ad alberello, in cui è possibile ammirare i tradizionali Nero d’Avola, Frappato, Grillo e, in quantità minori, il Grenache ed il Tannat, anch’essi coltivati nel rispetto dei canoni dettati dal sistema biologico. I due coniugi, che producono anche un ottimo olio extravergine da cultivar Carolea, hanno di recente coronato un loro sogno, acquisendo sul vulcano Etna, a Solicchiata, un ettaro di vigneto, di 50 anni, di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio.

A guidarci alla scoperta dell’azienda e a riflettere sugli attuali scenari è Silvana: “Sin dall’inizio della nostra affascinante avventura abbiamo creduto che fosse indispensabile cercare di attuare delle azioni sostenibili per impattare il meno possibile sull’ambiente, – ci spiega – quindi utilizziamo giornalmente pratiche molto rigide, basate sul monitoraggio dei vigneti e degli uliveti, azioni di preservazione della biodiversità, utilizziamo solo prodotti autorizzati per il biologico, produciamo compost dai residui della potatura, mettiamo in campo pratiche di risparmio idrico. Da circa due anni abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione dell’antico palmento, sede della nostra cantina a Vittoria: i tecnici stanno eseguendo i lavori nel rispetto dei canoni della bioedilizia, progettando l’installazione di sistemi che impiegheranno fonti energetiche alternative e rinnovabili, ossia fotovoltaico e geotermico. Proveremo a completare, entro la prossima primavera, la cantina a Vittoria per essere pronti ad accogliere i visitatori e in modo da avviare, successivamente, i lavori di ristrutturazione nella proprietà a Solicchiata, dove produciamo il nostro Etna DOC; anche qui i lavori saranno molto impegnativi, cercheremo sempre di rispettare il più possibile l’ambiente”.

L’universo vitivinicolo è sicuramente affascinante ma non mancano le insidie. “Il vino ha attirato molte persone che provengono da esperienze lavorative differenti, ciò ha creato, commercialmente, molta confusione, – osserva Silvana – sui mercati c’è una concorrenza spietata, solo se si ha una corretta impostazione aziendale si riesce ad andare avanti. E’, inoltre, importante tutelare il più possibile il Made in Italy, siamo un Paese ricco di materie prime di altissima qualità ma non sempre le nostre istituzioni riescono a tutelarle come necessiterebbe. Fa veramente rabbia andare all’estero e trovare prodotti taroccati, dai formaggi ai salumi all’olio di oliva, per non parlare del vino. Ma, nonostante le difficoltà, per me il bicchiere è sempre mezzo pieno e mai mezzo vuoto. Soprattutto, credo molto nei giovani, nella loro voglia di tornare alle origini, ad una vita e ad una alimentazione più sana”.

Di Antonio Longo