Alimentari freschi in deflazione

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I prezzi dei prodotti alimentari non lavorati come frutta, verdura, carne e pesce fresco fanno registrare una riduzione dello 0,8 per cento e sono di fatto in deflazione nell’intero 2014. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia peraltro il contributo determinate degli alimentari al contenimento dell’inflazione. A dicembre – sottolinea la Coldiretti – i prezzi dei vegetali freschi segnano una riduzione su base annua del 3,8 per cento con la frutta in calo dello 0,1 per cento ma da segnalare è anche il calo del prezzo dello zucchero in diminuzione su base annua del 5,8 per cento. Leggeri rialzi – continua la Coldiretti – si rilevano per i prezzi del pesce fresco di mare di pescata (1,7 per cento su base annua) e di acqua dolce (+2,1 per cento su base annua) e per quelli della carne ovina e caprina (0,6 per cento su base annua). L’andamento dei prezzi alimentari riflette la situazione nei consumi con gli italiani che hanno toccato il fondo nel 2014 e sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981, sulla base dell’analisi della Coldiretti sui consumi finali delle famiglie a valori concatenati  dell’Istat. Gli italiani nei primi anni della crisi – sottolinea la Coldiretti – hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, dall’abbigliamento alle calzature, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost. Il carrello della spesa degli italiani – conclude la Coldiretti – si è ulteriormente svuotato nel 2014 e pesa lo 0,6 per cento in meno rispetto al 2013, secondo il dati Ismea/Gfk relativa ai primi nove mesi del 2014.