Alcune novità dalla ricerca europea…

1535

Figura 1

Il segnale dei marcatori genetici accresce la produttività potenziale delle colture 

Un progetto finanziato dall’UE, dal nome ADAPTAWHEAT, ha sviluppato nuovi marcatori molecolari che consentiranno a chi si occupa di selezione del grano di selezionare con precisione i ceppi genetici più produttivi. I nuovi marcatori sono stati sviluppati dopo quattro anni di ricerca sui geni che controllano il periodo della fioritura nel grano. Il grano è un alimento di importanza fondamentale. Nel 2013, la sua produzione mondiale ammontava a 713 milioni di tonnellate e ciò lo rendeva il terzo cereale più prodotto dopo mais e riso. A livello globale il grano è la principale fonte di proteine vegetali nell’alimentazione umana, poiché possiede un contenuto proteico maggiore rispetto agli altri cereali primari ed è secondo dietro al riso quale principale coltura alimentare per l’uomo in termini di tonnellate totali prodotte. I risultati di questo progetto aprono la strada a nuove opportunità di mercato e potrebbero aumentare il reddito per gli agricoltori mediante il raggiungimento di efficienze in termini di costo. Essi aiuteranno inoltre ad affrontare alcune pressanti preoccupazioni che la catena di approvvigionamento alimentare globale si trova a dover affrontare. Maggiori informazioni: QUI

 

Strumenti virtuali per garantire la sicurezza agroalimentare in Europa

Il progetto PLANTFOODSEC, finanziato dall’UE, ha sviluppato una serie di strumenti per aiutare a proteggere sia l’agricoltura che le piante dagli agenti biologici che potrebbero contaminare la filiera alimentare europea. L’obiettivo generale del progetto è stato di creare una rete di ricerca virtuale per migliorare la qualità e l’impatto della formazione nel settore della ricerca sulla biosicurezza alimentare e delle coltivazioni in Europa. Per riuscirci, il progetto ha elaborato una serie di strumenti per rafforzare la capacità di prevenire, rispondere e recuperare da un incidente biologico o da un’attività terroristica o criminale intenzionale che minacci il sistema agroalimentare europeo. Tra essi il pilastro nel campo della biosicurezza alimentare è il Centro virtuale di competenze sulla sicurezza alimentare e delle Piante, che comprende una rete di centri di ricerca, università e altri importanti parti interessate. La rete migliorerà le capacità di preparazione, risposta e recupero nel caso di minacce intenzionali e accidentali alla biosicurezza dell’agricoltura, coltivazioni e settore agro-alimentare europei. Le capacità attuali dell’Europa di rilevare e rispondere agli atti di terrorismo agroalimentare e biochimico sono limitate, dal momento che sono diffuse tra i molti organismi regionali e nazionali. Questa mancanza di coordinamento rappresenta una grande preoccupazione perché i rischi sulla biosicurezza oltrepassano i confini nazionali e regionali.  Maggiori informazioni QUI

Capsule innovative ed ecoefficienti per rivoluzionare la lotta antiparassitaria nelle colture di patate

Il progetto INBIOSOIL, finanziato dall’UE, ha sviluppato un nuovo metodo ecocompatibile per combattere le larve di elateridi nelle coltivazioni di patate sia tradizionali sia biologiche. Gli elateridi sono attualmente considerati il problema più urgente nella produzione di patate. Il nuovo metodo di disinfestazione antiparassitaria prevede l’utilizzo di capsule speciali chiamate ATRACAP (Attract & Kill Capsule), che contengono un ceppo di fungo entomopatogeno che attacca determinati parassiti e possono quindi ridurre l’utilizzo di pesticidi chimici nelle aziende agricole europee.
Ad oggi, secondo i responsabili del progetto, non sono pressoché disponibili composti sintetici specifici per combattere le larve di elateridi. In passato nelle coltivazioni tradizionali veniva usato il Fipronil, conosciuto in commercio come Goldor® Bait, un prodotto della BASF. Tuttavia, la Commissione europea ha introdotto una moratoria sui prodotti sospettati di avere un ruolo nella sindrome dello spopolamento degli alveari (SSA, in inglese CCD, ovvero “Colony Collapse Disorder”). Benché le agenzie di registrazione nazionali permettano l’approvazione di casi di emergenza per questo prodotto, la BASF non l’ha richiesta. La sostanza attiva nelle capsule è un isolato di fungo entomopatogeno, che è naturalmente presente nei terreni coltivabili di tutto il mondo. La natura al 100 % biologica della strategia la rende completamente compatibile con gli obiettivi ambientali dell’UE. Inoltre, le spore del fungo sono applicate nel terreno, limitandone la dispersione passiva indesiderata. Questo riduce le interazioni con gli organismi alla superficie, come ad esempio le api. Infine, vale la pena di precisare che i lombrichi non sono attratti dalle capsule.
Maggiori informazioni: QUI

Fonte figura : ADAPTAWHEAT