Agricoltura in difficoltà per il grande caldo

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L’agricoltura europea è in ginocchio per il caldo e la siccità, dalla Lettonia dove è stata dichiarata l’emergenza alla Svezia dove è caduto solo il 12% delle precipitazioni stagionali, dalla Germania dove si aspetta un calo del 20% del raccolto di cereali e di patate e la vendemmia non è mai stata così anticipata alla Gran Bretagna dove manca il foraggio per nutrire il bestiame fino alla Danimarca dove per questo motivo molti animali sono stati mandati al macello, ma difficoltà localizzate si registrano anche in Italia da sud a nord, come ad esempio per i vigneti del Friuli-Venezia Giulia. E’ quanto evidenzia la Coldiretti nel sottolineare che l’Unione Europea ha deciso di intervenire concedendo la possibilità per gli agricoltori di ricevere in anticipo i pagamenti diretti e quelli per lo sviluppo rurale previsti dalla Politica Agricola Europea e di ottenere più flessibilità per l’utilizzo di terreni normalmente non adibiti alla produzione, per garantire l’alimentazione degli animali. In molti Paesi membri dell’Unione Europea si sta registrando una situazione di straordinaria siccità con un taglio significativo dei raccolti e difficoltà per nutrire gli animali degli allevamenti dove sono state adottate costose misure per garantire il benessere. Gli agricoltori potranno ricevere fino al 70% dei pagamenti diretti e l’85% dei pagamenti per lo sviluppo rurale già dalla metà di ottobre 2018 invece di attendere fino a dicembre per migliorare la loro situazione finanziaria, ma sono state concesse dalla Commissione Europea anche deroghe da specifici requisiti di greening, come la diversificazione delle colture e regole sulle aree di interesse ecologico per terreni incolti, per permettere a tali terreni di essere usati per la produzione di foraggio, secondo quanto riferito dal Commissario Europeo all’agricoltura Phil Hogan.